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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Il presidente del Consiglio Mario Draghi in visita a Genova

Visita genovese per il presidente del Consiglio: prima l'incontro a palazzo San Giorgio, sede dell'autorità portuale, quindi tappe presso la Radura della Memoria e il cantiere del terzo valico

Visita genovese per il presidente del Consiglio, Mario Draghi. Il premier è atterrato nel capoluogo ligure pochi minuti dopo le 9,30.

Subito la visita al porto (qui il video) e dopo un incontro con le istituzioni a palazzo San Giorgio. Sul posto Giovanni Toti, presidente della Regione, Paolo Emilio Signorini, presidente Autorità portuale, e Marco Bucci, sindaco di Genova.

Il presidente del Consiglio è stato ricevuto dalle istituzioni al porto e a bordo di un'imbarcazione della Guardia Costiera. Si è diretto poi verso palazzo San Giorgio: a Caricamento, al suo arrivo, è stato contestato (qui il video) da alcuni cittadini. Dopo aver finito a palazzo San Giorgio, visita alla Radura della Memoria con un momento di preghiera officiato dall'arcivescovo di Genova, Marco Tasca, e incontro con i parenti delle vittime del crollo del Morandi. Infine, prima della ripartenza, ha visitato il cantiere del terzo valico ferroviario (campo base di Trasta). 

La notizia di una visita di Draghi a Genova era circolata a fine dicembre e l'occasione sembrava dovesse essere il convegno sul Pnrr a Palazzo Ducale, a cui ha poi preso parte il ministro Cingolani.

Mario Draghi in visita a Genova

"Vogliamo migliorare la connessione tra porti, ferrovie e strade": Genoa e il Pnrr

"Palazzo San Giorgio è il palazzo del mare, testimonia il rapporto tra Genova e il mare, rapporto che ha segnato la storia d'Italia, l'intraprendenza e il genio dei mercanti ha reso Genova una grande potenza del Mediterraneo" ha detto Draghi, ricordando poi anche l'impresa dei Mille. "Nei cantieri genovesi sono state costruite alcune delle imbarcazioni più celebri della nostra storia marittima come i transatlantici Rex e Michelangelo. Anche grazie alle navi merci in questo come in altri porti italiani la nostra industria si è affermata. La storia recente di Genova e il coraggio dei genovesi ci mostrano soprattutto come ripartire dopo una tragedia. Dovessi riassumere le parole di coloro che mi hanno preceduto e riassumere il senso del mio intervento oggi, direi che stiamo parlando di un sogno che sta diventando realtà. Penso a come Genova ha reagito alla tragedia del ponte Morandi: voglio esprimere la vicinanza del Governo ai familiari delle vittime, dei feriti. Oggi come quattro anni fa il loro dolore è il nostro. Voglio ringraziare la struttura commissariale, le autorità locali, Renzo Piano e tutti coloro che sono stati coinvolti: un esempio di collaborazione, rapidità, concretezza che è diventato un modello per tutta l'Italia. Sul viadotto Genova San Giorgio transitano centinaia di migliaia di tir e auto ogni anno con milioni di tonnellate di merci. Intendiamo ampliare le infrastrutture, per accogliere un traffico sempre maggiore. Vogliamo migliorare la connessione tra porti, reti stradali, ferrovie, per far fronte alla concorrenza degli altri porti mediterranei e di quelli nord-europei. Accelerare la digitalizzazione di tutta la catena logistica, per favorirne la flessibilità e ridurre le inefficienze. E semplificare i procedimenti amministrativi per agevolare i flussi".

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, ha sottolineato, "ci consente di investire in progetti di lungo termine e migliorare la sostenibilità ambientale e sociale delle nostre infrastrutture".

Come proposto dal comune e dalla regione, "investiremo fondi del Pnrr per riqualificare quartieri, favorire associazioni culturali senza fini di lucro, aiutare i giovani che vogliono vivere vicino al porto. Far crescere l'area portuale vuol dire scommettere sulle potenzialità della città, creare occupazione e nuove opportunità per i giovani, dimostrare che questi obiettivi possono andare di pari passo con ambiente e servizi per i cittadini per una città ancora più vivibile e sempre più vicina al mare. Spero che lo stesso spirito di rinascita che oggi vediamo a Genova possa continuare a pervadere tutta l'Italia negli anni cruciali che abbiamo davanti".

Il governo, per Draghi, non dimentica il presente: "Vediamo una realtà caratterizzata dalle difficoltà che famiglie e imprese hanno per i prezzi dell'energia elettrica. Stiamo preparando un intervento di ampia portata nei prossimi giorni".

"Approvare il progetto di legge per le vittime dell'incuria nella gestione dei beni pubblici"

"Da Draghi abbiamo ricevuto belle parole di vicinanza al nostro dolore. Ha assicurato che si farà carico di far approvare il nostro progetto di legge a sostegno delle vittime dell'incuria nella gestione dei beni pubblici. Sono molto contenta". Lo dice Paola Vicini, mamma Mirko, una delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi, dopo aver incontrato stamattina il presidente del Consiglio, Mario Draghi, alla Radura della Memoria, a Genova. "Gli ho donato il libro che abbiamo scritto, imparerà a conoscere la nostra disperazione e i nostri 43 angeli - racconta - ci siamo guardati negli occhi e mi ha abbracciato. Queste cose rimangano".

La presidente del comitato Ricordo vittime di Ponte Morandi, Egle Possetti, aggiunge che "abbiamo detto al presidente che vorremmo che la legge venisse approvata entro la fine della legislatura. Ci ha detto che lo ha letto, che lo condivide e ci ha assicurato massimo impegno. Fare in modo che nessun altro viva quello che abbiamo vissuto e che, in caso di altre tragedie, abbia il supporto adeguato da parte dello Stato, per noi è una forma di ricordo per i nostri cari e per dire che, con la loro morte, sono riusciti a portare avanti qualcosa". Possetti racconta che, nell'incontro privato, "Draghi era visibilmente commosso. Gli abbiamo detto che avremmo voluto che ci guardasse negli occhi, perchè guardando i nostri occhi certe cose si capiscono. Gli abbiamo detto che ci sentiamo un po' abbandonati perché gli inquirenti ci danno tante soddisfazioni, ma non abbiamo visto altri risultati".

Oltre alla nuova legge, aggiunge la presidente del comitato, "gli abbiamo detto che, come cittadini, quello che è accaduto ci fa vergognare: la ricostruzione in tempi brevi è importantissima, ma non basta. Abbiamo chiesto rigore nei confronti di chi ha fatto accadere tutto questo: non abbiamo parlato di concessioni, ma ha capito".

Alla fine dell'incontro con i familiari delle vittime, il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha donato una bandiera, una spilla della città e un genovino, storica moneta della Repubblica di Genova, al presidente del Consiglio.

La protesta dei no green pass

I 'no green pass' genovesi hanno organizzato una protesta a partire dalle ore 10.30 davanti alla stazione di Brignole, lo ha annunciato l'associazione 'Libera Piazza Genova' attraverso il proprio canale Telegram. Anche lunedì scorso i 'no green pass' hanno messo in scena un presidio di protesta in piazza Dante.

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