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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Nuovo ospedale agli Erzelli, le critiche del Pd: "Toti, dieci anni di annunci e 'zero tituli'"

Il punto di vista degli esponenti regionali del Partito Democratico: "Il centrodestra in difficoltà rinuncia a 280milioni di fondi pubblici e chiede soccorso ai privati: in 10 anni in Liguria zero nuovi ospedali. Questo purtroppo l’unico risultato che vedremo"

Critiche dal Partito Democratico dopo il convegno in cui è stato presentato alla città lo stato di avanzamento dei lavori al Parco Scientifico e Tecnologico degli Erzelli. 

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Luca Garibaldi, capogruppo del Pd in Regione Liguria dichiara: "Con l’ospedale di Erzelli siamo di nuovo all’anno zero. Toti oggi certifica un nuovo record. Primo presidente di Regione che finirà il suo mandato di 10 anni senza aver realizzato nessun nuovo ospedale. Tanti annunci e 'zero tituli'. La vicenda di Erzelli ne è l’ulteriore conferma. Dopo aver perso anni di tempo prezioso, parlando di gestione pubblica o privata a fasi alterne, la Regione ora torna a discutere attorno all’ospedale di Erzelli di una partnership pubblico-privato (per altro in modo unidirezionale senza nessuna condivisione o valutazione con sindacati e consiglio regionale). Se la Regione accetterà la proposta di partnership pubblico-privato, che fine faranno le risorse del progetto bandiera? Che fine faranno i 280milioni di fondi pubblici che Inail aveva destinato alla costruzione di Erzelli? Quanto costerà alle già malconce casse della sanità ligure una seconda operazione simile al Felettino?  Molte cose quindi non sono chiare, l’unica cosa certa sarà che entro il 2026, data per il termine del Progetto Bandiera del Pnrr, non sarà costruito nulla".

Il consigliere regionale e vicecapogruppo Pd in Regione Roberto Arboscello aggiunge: "Per la realizzazione e la gestione dell’ospedale e centro computazionale Erzelli il centrodestra in difficoltà chiede ancora una volta soccorso ai privati, proponendo l’attivazione di un partenariato con il pubblico. Se l’esempio per Toti è quello del Felettino ci troveremo di fronte a un’altra incompiuta. Prova dell’incapacità della Giunta di pianificare e indirizzare un percorso in tempi certi. A due anni dalla firma del protocollo di intesa, la costruzione dell'ospedale degli Erzelli e Centro di Medicina Computazionale - che aveva avuto il placet e il finanziamento durante il governo Draghi come progetto Bandiera Pnrr - oltre ad aver perso, come sembra, ogni possibilità di guida pubblica, i fondi INAIL pari a 280milioni, su cui poggiava il progetto di edilizia sanitaria sono andati persi e i fondi Pnrr, da spendere entro 2025, che già in origine erano una quota marginale (60 milioni sui 400 milioni del progetto), potranno essere utilizzati solo per l'acquisto di arredi e strumentazioni, con il serio rischio di non spenderli, non avendo certezza sulla parte di costruzione degli immobili. Ancora una volta la Giunta Toti si è fermata agli annunci, rischiando di far perdere alla Liguria un progetto innovativo e meritevole, in grado di coniugare in un'unica struttura la ricerca scientifica e l'aspetto sanitario".

La replica della Lista Toti

In una nota la replica della Lista Toti: "Mancava all’appello un po’ di polemica sugli Erzelli. E ormai alla monotonia di certi attacchi non può nemmeno esser utile un cambio di obiettivo. Soprattutto se proviene da chi, come il consigliere Garibaldi ma più in generale il Pd, ha amministrato per anni senza fare nulla e per cui, anche un percorso intrinsecamente lento dovrebbe semmai apparire come straordinario atto amministrativo. D’altra parte, però, essendo Toti a gestire la nascita degli Erzelli, qualcosa bisogna pur dire contro. E a noi tocca sbadigliare mentre leggiamo sempre le stesse insensate accuse e creargli pure un promemoria di precisazioni ormai monotono per chiunque: che noia dover far presente che Ght ha proposto a Regione il partenariato e, nel caso si scegliesse tale via, si passerà per un canone d’uso da dividere tra pubblico e privati; che noia dover ricordare che i fondi del Pnrr non finanziano gli ospedali visto che sarebbe il minimo per chi si occupa di politica conoscere le basi del Piano, e rammentare che quelli del “progetto bandiera” sovvenzioneranno la fase di ricerca, ovvero calcolatori, laboratori, fibre ottiche, strumenti già nel sistema Unige-Cnr-Regione tramite l’Irccs San Martino e non collegati alla realizzazione fisica dell’ospedale; che noia specificare quanto ormai tutti i cittadini sanno: gli iter burocratici, una progettazione ponderata e pragmatica, un quadro economico definitivo che ne certifichi la convenienza, prevedono tempistiche consone alla serietà del progetto stesso. E sì che loro hanno sempre fatto così poco che probabilmente certe dinamiche probabilmente non vogliono proprio entrargli in testa. Perché sarebbe ormai assurdo pensare che facendo così otterrebbero consensi visto che tutte le volte che intentano una polemica i dati oggettivi gli danno torto (turismo, occupazione...)".

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