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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Consulenti cultura senza bisogno di laurea, Brusoni: "Valorizzeremo esperienze sul campo"

E alle proteste dei progressisti l'assessora al Personale risponde: "L'assessore alla Cultura c'è, è il sindaco Bucci (che ha le deleghe, ndr)". Ghio: "E allora perché non risponde lui né viene mai in commissione?"

Non si spegne la polemica per il bando del Comune sui due incarichi di consulenza esterna nel campo della cultura per una cifra di 300mila euro più iva e oneri previdenziali in tre anni. Anche perché per partecipare non è prevista la laurea.

"La cosa che mi dispiace - dice in consiglio comunale Francesca Ghio (lista Rossoverde) - è che per avere questo lavoro non serve un titolo universitario quando ci sono giovani che studiano per anni, per investire nel loro futuro. Continua a non esserci un assessore alla Cultura e la materia non viene gestita in modo serio".

Il dibattito si è fatto acceso perché anche se vengono cercati consulenti esterni, in realtà, l'assessore alla Cultura c'è: "È la carica più rilevante del Comune, ovvero il sindaco - ha specificato l'assessora al Personale Marta Brusoni - vi prego di non dimenticarlo perché l'assessore alla Cultura c'è". Il primo cittadino Marco Bucci è infatti ufficialmente titolare della delega alle Politiche culturali, anche se ha sempre detto di voler percorrere strade alternative per la cultura a Genova tra cui appunto quella dei consulenti esterni.

"E allora perché non è lui a rispondere? Perché non viene mai in commissione a spiegare?" è la risposta di Ghio.

Per quanto riguarda il bando, già i progressisti si erano lamentati nei giorni scorsi dicendo che le spese erano ingenti pur di non nominare un assessore alla Cultura (e non solo un semplice conferimento di deleghe): martedì scorso, in Aula Rossa, il consigliere dem Alberto Pandolfo aveva consegnato alla segretaria generale una busta con i nomi dei futuri consulenti che - secondo il Pd - vinceranno il bando. 

"Non è necessaria la laurea e lo dice la legge - è la risposta di Brusoni - stiamo parlando di due avvisi di selezione in cui si dà molta importanza alla parte artistica, quindi si è deciso rispetto alla normativa di non richiedere la laurea, valorizzando invece le esperienze sul campo e quelle professionali acquisite. L'obiettivo è dare sempre più importanza alla cultura a prescindere dalla laurea". 

È stato infine specificato che è stato pubblicato anche un avviso di ricerca interna del personale per verificare se tra i dipendenti del Comune esistano le professionalità richieste.

"Credo che sia fondamentale gratificare le competenze - chiude Ghio -. Ci sono ragazzi che impiegano decine di anni per formarsi sulle loro passioni, e poi questi titoli di studio non vengono ricercati? C'è bisogno di più qualità, specie se parliamo di cultura".

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