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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Scissione M5s, le ripercussioni a livello locale

In Liguria la partita è su due fronti: a livello strettamente locale con gli eletti del movimento nelle istituzioni, ma con il presidente della Regione Toti vicepresidente di Coraggio Italia (gruppo sciolto oggi alla Camera per mancanza di deputati) potrebbero esserci eventuali contatti con Insieme per il Futuro anche a livello nazionale per allargare il fronte del centro moderato

Come si collocherà Insieme per il Futuro, il nuovo movimento del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, fuoriuscito dal M5s, nella scacchiera della politica nazionale e locale? In Liguria la partita è due fronti: a livello strettamente locale con gli eletti del movimento nelle istituzioni, ma con il presidente della Regione Toti tra i fondatori di Coraggio Italia, di cui è vicepresidente, potrebbero esserci eventuali contatti con Insieme per il Futuro anche a livello nazionale per allargare il fronte del centro moderato.

Soprattutto alla luce del fatto che il presidente della Camera, proprio oggi, ha annunciato lo scioglimento del gruppo Coraggio Italia perché la formazione non è più composta dal numero minimo di 20 deputati. I restanti 19 componenti da oggi sono iscritti al gruppo misto, e dal punto di vista strategico potrebbe diventare interessante capire dove Di Maio voglia portare Insieme per il Futuro e i suoi più di 60 parlamentari. Molto dipenderà sicuramente da come cambierà la legge elettorale che determinerà la formazione del parlamento nella prossima legislatura (e che avrà il numero di eletti dimezzato)

Toti e le 'aperture' nei confronti di Di Maio

Nei giorni scorsi il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti aveva lasciato trapelare apprezzamento nei confronti delle posizioni di Di Maio sulla guerra in Ucraina: "Dice cose tutto sommato di buonsenso - aveva detto ai microfoni di Rai Tre - non dobbiamo fare il ventre molle dell'alleanza e dobbiamo restare tutti allineati. Dall'altra parte, il M5s parla di de-escalation, ma mi spiegate che cos'è? Siamo alla retorica senza senso". E poi, riguardo alle fibrillazioni che già si respiravano all'interno del movimento di Beppe Grillo: "Spero che il governo non rischi nulla, sarebbe irresponsabile in questo momento. Il processo a Di Maio inverte la logica, è un ministro degli Esteri che ha semplicemente chiesto se la posizione del suo movimento politico è ancora in linea con il governo di cui fa parte, mi sembra una richiesta legittima".

Parole che sembrano di apertura, soprattutto lette alla luce degli ultimi cambiamenti, con Di Maio che lascia i 5 Stelle per fondare un nuovo soggetto politico di area moderata.

Oggi però Toti, sulle pagine della Nazione, precisa: "Sappiamo bene come la pensa Di Maio sulla guerra, ma prima di definirlo leader di un soggetto centrista aspetterei di capire qual è la sua posizione su tutto il resto. L'area moderata è sovraffollata di personalità politiche, ma ha anche dimostrato in questa tornata amministrativa di avere un buon appeal elettorale". 

Insomma, la formula per Toti è stabilire prima l'agenda di un centro che vuole governare per poi - una volta costruito il campo e le regole del gioco - vedere quali sono i gruppi che si riconoscono nel programma, quanto pesano e che classe dirigente hanno. E poi allearsi con le coalizioni più grandi a seconda di qual è la più vicina e coerente con l'agenda del centro, che, ribadisce il presidente, "penso sia più coerente con il centrodestra. Su temi come energia, rigassificatori o lavoro vedo un centrodestra più laico di un centrosinistra con Conte e M5s"

Scissione M5s: le ripercussioni a livello locale

A livello locale quali ripercussioni ci saranno sul M5s? Secondo Luca Pirondini, appena rieletto in consiglio comunale, unico del movimento, ci sono tre cose da fare con il movimento che non intende lasciare: "Usciamo dal governo Draghi, facciamo tornare Alessandro Di Battista e vediamo come si comporteranno forze oggi all'opposizione pur di non far cadere il governo".

Per quanto riguarda la Regione, il consigliere pentastellato Fabio Tosi è tra i primi a comunicare la sua posizione: "Accolgo con dispiacere la fuoriuscita dal Movimento 5 Stelle di persone con le quali abbiamo tracciato il solco per costruire una forza politica, l'unica, che ha sempre lavorato nell'interesse dei cittadini. Se questi ex compagni di viaggio oggi si rispecchiano nelle idee moderate e liberali, che nulla hanno a che vedere con il M5s, è giusto che vadano per la propria strada".

Nella giornata di ieri, il M5s genovese e ligure con una nota ha fatto sapere che "esce chi pensa a se stesso": "Il Movimento 5 Stelle c'è, esiste e deve continuare a restare tra la gente. Chi lascia, lo fa per interesse personale. Chi resta, prosegue nel rispetto del mandato elettorale conferito dai cittadini".

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