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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Taglio superbonus, edili in piazza il 5 aprile con i mezzi da lavoro

Il gruppo 'Basta crediti incagliati: "Dopo il divieto di manifestare in centro per due giorni consecutivi abbiamo deciso di concentrarci in un'unica imponente manifestazione"

Confermata la nuova mobilitazione delle imprese edili per protestare contro il taglio del superbonus. Diversamente da quanto annunciato in un primo tempo, però, la manifestazione si svolgerà in un'unica giornata, mercoledì 5 aprile 2023. A guidare la protesta è il gruppo 'Basta crediti incagliati', gruppo indipendente, apolitico e apartitico nato in maniera spontanea per chiedere risposte alla politica e un passo indietro al governo sul decreto che li riguarda e già sceso in piazza lo scorso 21 marzo con un doppio corteo dalla Val Bisagno e da Campi in direzione centro.

Unica manifestazione il 5 aprile 

Spiegano dal gruppo: "A seguito del divieto della Questura di Genova di manifestare con i nostri mezzi all’interno del centro cittadino per due giorni consecutivi, 4 e 5 Aprile come inizialmente da noi richiesto, si è deciso, nostro malgrado, di concentrarci in una unica imponente manifestazione di mezzi da lavoro e persone a piedi nella sola giornata di Mercoledì 5 Aprile 2023".

Secondo quanto appreso dalla nostra redazione sono ancora da limare i dettagli del percorso attraverso il quale si snoderà la protesta, probabilmente si tratterà di una manifestazione con più cortei che partiranno da due o tre punti diversi per poi raggiungere il centro città per bloccare con mezzi e persone piazza De Ferrari, via XX Settembre e piazza Corvetto. Maggiori dettagli saranno resi noti nei prossimi giorni.

Le richieste degli edili 

Non cambiano le richieste che le imprese edili rivolgono alla politica: "Chiediamo la riapertura dell'acquisizione tramite le società partecipate come Cassa depositi e Poste; di limitare lo sconto massimo applicabile rispetto al valore nominale dei crediti cedibili; di lasciare alle Banche la possibilità di compensare i crediti degli importi pagabili con l'F24 della clientela in modo che sia per loro possibile riprendere le acquisizioni da aziende e 'general contractor'. E ancora il differimento dei tributi in F24 in scadenza di 120 giorni e la proroga dei cantieri avviati al 2024, ritenendo avviati solo i cantieri in cui siano davvero in corso i lavori in modo documentabile".

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