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Cronaca

Guerra, la comunità ucraina genovese: “I nostri parenti sotto le bombe, restate vicino al nostro popolo”

Le testimonianze di Vitaliy Tarasenko, prete e fondatore della comunità Ucraina genovese, e di Andrij, responsabile dell'associazione 'pokrova' di Savona: "Noi vogliamo la pace, ricevuto tante chiamate dai nostri connazionali che sono nel panico"

"Mi sono svegliato con i messaggi e le chiamate dei miei connazionali che, con voce spaventata e piena di panico, chiedevano cosa fare, increduli per la situazione che si è creata a causa di una persona che ha deciso di portare la morte e rovinare la pace in tutto il mondo" queste le prime parole a Genova Today di Vitaliy Tarasenko, prete e fondatore della comunità Ucraina genovese. L'organizzazione religiosa di rito bizantino è attiva anche a Savona e Chiavari e coinvolge circa cinquemila persone sparse nella nostra regione. 

"Eravamo pronti - prosegue Vitaliy - ma non pensavamo davvero potesse succedere una cosa del genere. Noi, come comunità stiamo cercando di tranquillizzare, per quanto possibile, i nostri parenti e connazionali che stamattina si sono svegliati sotto i bombardamenti, perché la situazione è di panico e paura".

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Nella notte è infatti iniziata l'invasione russa (qui la diretta), si sono verificate esplosioni a Kiev, con missili su vari obiettivi militari. Kramatorsk e Kharkiv sono finite subito sotto attacco. Truppe russe a Odessa e movimenti anche al confine bielorusso e in Crimea. Insieme a Vitaliy anche Andrij, responsabile dell'associazione 'pokrova' di Savona che offre assistenza agli ucraini in Liguria dando un aiuto caritatevole, sociale e morale: "Tutta la mia famiglia è in Ucraina - spiega a Genova Today - stamattina mi ha chiamato mio fratello che era tornato a Kiev da Dnipro ed è stato svegliato dal colpo di un bombardamento, è una situazione davvero drammatica. Non ci aspettavamo che potesse prendere questa piega così globale, immaginavamo che potesse coinvolgere solo le zone di Donetsk e Lugansk, invece hanno iniziato a bombardare tutta l'Ucraina e gli obiettivi strategici".

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La comunità genovese ha organizzato diversi gruppi di preghiera oggi, giovedì 24 febbraio 2022 alle ore 14:30 a Genova (in piazza Santo Stefano), Chiavari e Savona, a Savona anche una manifestazione in piazza Mameli alle ore 18:30 con il supporto dell'amministrazione comunale. Sabato 26 febbraio è stato invece lanciato un presidio per la pace e contro ogni guerra a Genova: l'appuntamento è alle 16,30 in largo Pertini, manifestazione organizzata da Amnesty Genova, Emergency Genova, Arci Genova e Ora in silenzio contro la guerra. 

"Dobbiamo capire - spiega ancora Vitaliy Tarasenko - che tacere e stare in disparte non aiuta la pace, purtroppo in questi otto anni di questa problematica si è parlato poco e forse qualcuno si è sentito incoraggiato a portare avanti idee di dominio mondiale. Ora dobbiamo far sentire la nostra voce, stare uniti e pregare. Chiedo umilmente a tutti i cittadini di Genova e della Liguria di sostenerci, di stare vicino al popolo ucraino, per la pace e contro la guerra. 

"Il popolo ucraino - conclude - è pacifico, non ha mai minacciato o invaso nessuno, non abbiamo risposte sui motivi di questa guerra, siamo vittime di un'ideologia che mira a governare il mondo, noi non facciamo la guerra ai russi. C'è una persona che insegue le sue manie di grandezza e questo, come abbiamo già visto in passato, non riguarda solo l'Ucraina, perché ci sono stati e ci saranno altri popoli che rischiano di essere distrutti e rovinati dalle ferite delle guerra. Non possiamo stare zitti, dobbiamo urlare al mondo la nostra voglia di pace".

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