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Cronaca

Anniversario crollo Morandi, Egle Possetti: «Lo Stato non poteva mancare»

La portavoce del comitato che riunisce i parenti delle vittime della tragedia parla di un dolore sempre vivo, ma che cambia forma: «Sarà una giornata carica di emozioni e intensa»

Il dolore è sempre lì, vivo e lancinante, ma «si trasforma, muta, diventa qualcosa di diverso». Egle Possetti è la voce e il volto che si associa, ormai da due anni, allo strazio dei parenti delle 43 vittime del ponte Morandi. Con la sua voce pacata ha più volte chiesto giustizia per la sorella Claudia, per il cognato Andrea, per i nipoti Manuele e Camilla e per tutti gli altri morti della tragedia, ha chiesto chiarezza e rispetto per tutte le famiglie spezzate dal crollo. E a due giorni dal secondo anniversario, il suo stato d’animo è un miscuglio di sensazioni e sentimenti. 

«C’è tanta apprensione, tanta emozione - spiega - c’è anche una punta di serenità legata a quello che stiamo portando avanti nel nostro piccolo, come comitato». Dalle richieste del Comitato Parenti Vittime del Ponte Morandi, e dal continuo confronto con l’amministrazione comunale, è infatti nato il programma di venerdì 14 agosto: prima una messa a Certosa, poi un momento di raccoglimento dei parenti nella Radura della Memoria, l’area realizzata temporaneamente sotto il nuovo viadotto San Giorgio, il minuto di silenzio alle 11.36, l’ora del crollo, nel pomeriggio la targa con i nomi delle 43 vittime, la sera una fiaccolata che attraverserà la Valpolcevera.

«Le premesse sono buone, abbiamo chiesto noi questa forma di programma e l’amministrazione ci ha assecondati - spiega ancora Possetti - sarà una giornata complicata, ma abbiamo cercato di riunire tutto in una sola giornata perché molti di noi non sono di Genova, al di là dello strazio che si avrebbe a farlo in diverse giornate. Sarà una giornata carica di emozione».

Alla cerimonia nella Radura della Memoria parteciperà anche il premier Giuseppe Conte: «Per noi era determinante la sua presenza - conferma la portavoce del comitato - Ci rendiamo conto delle difficoltà, non è come se si spostasse una persona comune, e devo dire che apprezziamo il fatto che il premier sia presente. Abbiamo chiesto anche la presenza del presidente Mattarella, ma capiamo benissimo che non è così semplice. Lo abbiamo incontrato all’inaugurazione, e a noi fa molto piacere che ci sia, ma capiamo che potrebbero esserci delle difficoltà».

VIDEO | Ponte Morandi, Mattarella incontra i parenti delle vittime: il loro omaggio al Capo dello Stato

La presenza del capo dello Stato, contrariamente a quella del premier, ancora non è stata confermata, ma per i parenti delle vittime del Morandi «il presidente del Consiglio per noi era importante, perché doveva esserci un passaggio dello Stato in questo momento di ricordo, oltre che in quello che dell’inaugurazione. Il momento del ricordo non può essere lasciato da parte, e la presenza dello Stato è fondamentale».

Possetti ha scelto di non vedere prima la Radura della Memoria, «perché voglio vederla quel giorno». La voce resta pacata, come sempre, ma ogni tanto trema, e le pause si allungano. Il dolore è sempre lì, vivo e lancinante, ma «si trasforma, muta», e quella di venerdì sarà una nuova prova.

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