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Mortale a Sturla, presidente ordine dei medici Bonsignore: “Genova non è una città per bici e monopattini”

Il presidente dell’ordine dei medici e odontoiatri genovesi piange la collega Teresa Cavallero e chiede al Comune di fare un passo indietro sulle scelte relative alla mobilità sostenibile

"Un’altra tragedia evitabile, quella che ha colpito la nostra giovane Collega. Genova non è una città adatta a biciclette e monopattini, se non in aree dedicate e ben delimitate".

La presa di posizione arriva dal presidente dei medici e odontoiatri di Genova, Alessandro Bonsignore che comunica con un post su Facebook il cordoglio per la perdita della collega Teresa Cavallero, anestesista del Galliera morta nell'incidente stradale di ieri mattina a Sturla. 

Secondo gli inquirenti la 36enne, a bordo del suo scooter, avrebbe scontrato un ciclista che viaggiava verso levante, sarebbe roteata contro un suv che stava svoltando verso via Brigata Salerno, e finita sotto un bus. 

Una tragedia che per Bonsignore nasconde anche delle responsabilità da parte di chi consente il transito di velocipedi sulla rete urbana: "Lo abbiamo già detto e scritto in tempi non sospetti, come Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. A quanti altri tragici decessi dovremo ancora assistere prima che venga fatto un doveroso passo indietro su certe scelte?".

Proprio una settimana fa, il Comune di Genova è stato premiato dall'associazione dei comuni italiani (Anci) per l'impegno sulla mobilità sostenibile con l'Urban award 2021, per aver ampliato, dal 2016 al 2021, la presenza di piste ciclabili su rete urbana del +1500%.

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