Giornata mondiale dell’olivo, quest'anno sarà il 23 novembre: ecco le varietà liguri
Dalla provincia di Imperia a quella di Spezia, su una superficie olivicola di 2570 ettari tra borghi e paesaggi marini vengono coltivate circa 740.760 piante
Taggiasca, Pignola, Lavagnina, Razzola, Colombaia. Sono loro le protagoniste, attraverso la spremitura, dell’olio extravergine d’oliva ligure, il nostro “OrgOlio” targato DOP. E sono quindi anche al centro della Giornata mondiale dell’olivo che quest'anno si festeggerà il 23 di novembre - invece del 26 novembre - in coincidenza con la seduta del Consiglio dei Membri del Consiglio oleicolo internazionale (Coi).
Colline scoscese, terrazzamenti a fasce e sole. Dalla provincia di Imperia a quella di Spezia, su una superficie olivicola di 2570 ettari tra borghi e paesaggi marini vengono coltivate circa 740.760 piante di olivo, molte delle quali secolari. Tra i principali olivi che si possono incontrare passeggiando tra gli orti liguri:
- Olivo Taggiasca
- Olivo Pignola
- Olivo Razzola
- Olivo Mortina
- Olivo Lavagnina
- Olivo Colombaia
Con la proclamazione della giornata mondiale dell'olivo da parte del Comitato esecutivo dell’Unesco nel 2019, si invitano Governi e istituzioni del mondo intero a riconoscere il valore dell'olivo, il ruolo dell'olivicoltura per uno sviluppo economico e sociale sostenibile e il suo contributo alla lotta contro il cambiamento climatico. Il Segretariato esecutivo del Coi, per festeggiare la ricorrenza, offre appoggio e collaborazione alle delegazioni dei Paesi membri, a rappresentanti del settore, alle autorità locali, agli osservatori e ai diplomatici di Paesi che hanno sottoscritto l'Accordo internazionale del 2015 sull'olio di oliva e le olive da tavola. A fine 2020 i Paesi che aderiscono al Coi rappresentano il 70% per cento del consumo mondiale, il 90% delle esportazioni totali e il 95% della produzione mondiale di olio di oliva e di olive da tavola.