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Volontari Ocean Race, scontro in consiglio comunale: "Il lavoro va pagato"

"È pieno di giovani che non ne possono più di fare 'esperienza' non retribuita, va bene l'esperienza ma come lavoratori dignitosamente pagati" dice il capogruppo Pd Simone D'Angelo

Non si placa a Genova la polemica sui volontari: dopo il casus belli della persona iper qualificata ricercata per svolgere attività (gratis) al Museo del Mare, adesso a salire alla ribalta è il caso della celebre regata Ocean Race che nel capoluogo ligure vedrà la tappa finale. Dal 24 giugno al 2 luglio prossimi, infatti, il nuovo Waterfront di Levante ospiterà l’Ocean Live Park e il capoluogo ligure sarà per nove intense giornate la capitale mondiale della vela: proprio per questo evento si è aperta la ricerca per altri volontari, ma a opporsi è la minoranza in consiglio comunale.

Il consigliere Simone D'Angelo, capogruppo del Pd, ha presentato infatti un'interrogazione sulla scelta di ricercare figure qualificate per lavorare all'interno della manifestazione con la formula del volontariato. "Il Comune - ha risposto il vicesindaco Pietro Piciocchi - ha dimostrato in questi anni una grande sensibilità e cultura del lavoro. Parliamo qui di figure che non vengono sfruttate: sono volontari presenti in qualunque grande evento sportivo. Ho partecipato lo scorso maggio a Roma agli internazionali di tennis Bnl ed era pieno di ragazzi che svolgevano servizi come volontari e non mi sembra che nessuno abbia messo in discussione il prestigio e l'importanza di queste manifestazioni: sono cose normali e fisiologiche. È anzi bello dare l'opportunità a questi ragazzi di mettere a disposizione il loro tempo per un evento molto importante per Genova. Credo sia giusto ringraziare coloro che hanno aderito".

Scendendo più nei dettagli, Piciocchi ha ricordato che seguendo quanto previsto dagli accordi presi con Ocean Race, Genova "è tenuta a sviluppare un programma di volontariato mirato a individuare e coinvolgere i volontari locali per svolgere il programma. La direzione politica e dello sport di Ocean Race si è tenuta rigorosamente alle indicazioni presenti nel regolamento comunale per il volontariato. Non sono richieste particolari competenze e questo potrà garantire a tutti la possibilità di partecipare. La città attende per l'evento oltre 300mila persone e in eventi analoghi l'uso di volontari è una prassi consolidata, vedasi Expo, Olimpiadi e altri eventi, che garantiscono alla cittadinanza l'opportunità di partecipare, c'è procedura di selezioni tramite colloquio".

D'Angelo risponde: "Quello che l'assessore definisce come opportunità, dal nostro punto di vista si qualifica come sfruttamento, penso che la risposta l'abbia data un collettivo di giovani riuniti sotto il Museo del Mare qualche giorno fa lanciando il messaggio che il lavoro si deve pagare. Le competenze richieste nei bandi per i volontari di Ocean Race non hanno nulla a che fare con il mondo dello sport: si chiede ai giovani di parlare lingue straniere, avere competenze specifiche per fare video e usare social. Sono competenze che si chiedono a chi si paga, non a chi deve fare 'esperienza' perché è pieno di giovani che non ne possono più di fare 'esperienza' non retribuita. Va bene l'esperienza ma da lavoratori, diamo dignità ai giovani di questa città".

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