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Primarie Pd, domenica di votazioni: alta affluenza e Cofferati polemico

Domenica di primarie del Partito Democratico in Liguria. Corsa a tre tra Raffaella Paita, Sergio Cofferati e Massimiliano Tovo. Ecco i dati dell'affluenza e le dichiarazioni polemiche di Cofferati e Burlando

Domenica di Primarie Pd in Liguria. Si vota per eleggere il candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione Liguria. La corsa è a tre tra Raffaella Paita, Sergio Cofferati e Massimiliano Tovo. Si vota dalle 8 alle 20.

L'AFFLUENZA In tutta la Liguria alle 14 hanno votato oltre 22 mila persone. Lo comunica il Partito democratico. L'affluenza più alta si è avuta a Genova dove si sono recate alle urne 7.800 persone mentre alla Spezia sono state 6.200. A Savona hanno votato 4.087 persone e a Imperia 2.340. Nel Tigullio hanno votato 1.620 persone.

LA POLEMICA Sergio Cofferati polemico. «Mi sono stati segnalati numerosissimi casi di violazione esplicita delle regole. L'inquinamento è in corso, molto pesante e non solo per i voti della destra ma con il voto organizzato di intere etnie, come quella cinese alla Spezia e quella marocchina a ponente». «Quello che temevamo si sta verificando in misura ancora più consistente di quella che avevo segnalato come un pericolo. Prendiamo nota di tutto e segnaleremo alla commissione di garanzia e anche alla segreteria nazionale del partito. E' inimmaginabile quello che sta succedendo in queste ore in Liguria».

BURLANDO «Da domani, conosciuto il nome del candidato, tutto il Pd e gran parte del centro sinistra, mi auguro tutto, si metteranno al lavoro per contendere al centrodestra e ai 5 Stelle la guida della Regione Liguria» questo l'invito del governatore della Liguria Claudio Burlando che stamani ha votato per le primarie. Burlando però non si dice d'accordo con chi parla di un partito diviso. «A pochi mesi dal voto il centrodestra e i 5 Stelle non hanno ancora deciso il loro candidato. Noi, seppure con i ritardi dovuti a eventi straordinari come l'alluvione, arriviamo oggi a scegliere il nostro candidato. Mancano alcuni mesi al voto e il candidato potrà fare la sua campagna elettorale con tranquillità. Non drammatizziamo - conclude Burlando -, ho vissuto fasi in cui si decideva al chiuso di quattro mura: una stagione che non rinnego, anche di forte passione politica, ma ora si decide così, con il voto di 30 o 40 mila persone. Quello che decideranno per noi sarà vangelo».

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