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Il progetto per un nuovo giardino solare luminoso nell'area della Gavoglio

Secondo il progetto sostenuto dal M5s, una pergola produrrà energia elettrica in grande quantità (1,300.000 kWh annui) con la previsione di rendersi autosufficiente in pochi anni, consentendo la nascita di una comunità energetica

Il Movimento 5 Stelle si è fatto promotore della prima grande Comunità energetica urbanistica di Genova per il quartiere del Lagaccio e venerdì 7 luglio alle 18 presenterà il progetto della "Pergola solare" alla Casa Gavoglio. Saranno presenti Tiziana Beghin, capodelegazione del gruppo M5s al Parlamento europeo, Roberto Traversi, portavoce M5s alla Camera dei Deputati, Stefano Giordano, coordinatore provinciale del M5s Genova e portavoce del Municipio Centro Est, Fabio Ceraudo, capogruppo M5S Genova, i progettisti Piero Enrico Zani e Giovanni Spalla con la collaborazione scientifica di Luigi Gambarotta.

Ma in cosa consiste il progetto per questo spazio? "Il giardino sarà pensile - spiegano Zani, Spalla e Gambarotta - sistemato sul tetto dei due edifici del Proiettificio, nel quadro della loro riconversione, con realizzazione di spazi per servizi e parcheggi interrati pubblici. Il tetto-giardino sarà caratterizzato da spazi verdi e luminosi e da un viale longitudinale pedonale, contornato da piazzette piantumate, servizi pubblici coperti, spazi ludici e da una sequenza di traverse collegate con passerelle agli insediamenti urbani della valle circostante".

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Lo scopo del progetto è "fare del nuovo complesso un centro coesivo, di forte carattere sociale, culturale, dotato di servizi digitali e tecnologici, in modo da essere fruito da tutti i cittadini del Lagaccio, cercando di mitigare gli effetti negativi dei suoi imponenti insediamenti speculativi a forte densità edilizia".

Fondamentale sarà l’introduzione della “Pergola planetaria” nella sistemazione energetica e urbanistica del nuovo centro di servizi di comunità, che produrrà energia elettrica in grande quantità (1,300.000 kWh annui) con la previsione di rendersi autosufficiente in pochi anni, consentendo la nascita di una comunità energetica. "Soluzioni simili - concludono i proponenti - verranno proposte anche per sistemare i tetti dei condomini, in modo da attivare, in forma coordinata e pianificata, altre comunità energetiche e urbanistiche a tutto vantaggio dei cittadini".

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