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Iren, appello del Pd a Doria per il trasferimento di Ireti: «La sede sia a Genova»

A pochi giorni dal consiglio comunale in cui verrà discusso il nuovo statuto Iren, i democratici scendono in campo per appoggiare lo spostamento della sede della società da Tortona al capoluogo ligure

E’ scontro a Palazzo Tursi tra il sindaco Marco Doria e il Partito Democratico sull’ipotesi di trasferimento della sede Ireti, la società del gruppo Iren incaricata della gestione delle reti di acqua, luce e gas sul territorio ligure ed emiliano, da Tortona a Genova.

La questione è uno dei nodi fondamentali della vertenza che ormai da settimane tiene impegnati istituzioni, lavoratori, sindacati e azienda, e se da una parte Doria avrebbe invitato ad andare «oltre il campanilismo», dall’altra il Pd, alla vigilia del consiglio Comunale organizzato proprio per deliberare sul nuovo statuto di Iren Spa, ha ribattuto seccamente che «il trasferimento è un passaggio fondamentale per il sistema produttivo genovese, di cui Iren è ormai a tutti gli effetti una delle realtà pi significative».

«Il consolidamento del ruolo di controllo dei Comuni sulla società attraverso il voto maggiorato deve essere propedeutico a un rilancio dell’iniziativa industriale del Gruppo Iren in termini di investimenti nella reti, occupazione ed estensione della presenza genovese e ligure della società soprattutto nel settore ambientale - proseguono Alessandro Terrile e Michele Malfatti, rispettivamente segretario regionale e responsabile Ambiente del Pd, in una nota - La forza di Iren deve essere quella di un gruppo che, privilegiando gli investimenti produttivi agli impegni di natura finanziaria, trovi il giusto equilibrio tra la crescita dell’azienda e equità delle tariffe e sia in grado di far crescere intorno a sé un sistema di imprese fornitrici in grado di competere sulla qualità e non sul costo del lavoro». 

«In questo quadro, Genova rivendica la sede e il centro direzionale della società Ireti, di cui gli asset genovesi sono una parte fondamentale e all’interno della quale possono essere valorizzate le esperienze del nostro territorio nella gestione del ciclo idrico e del gas - conclude il Pd - Una rivendicazione di cui sindaco e giunta devono farsi promotori, non in contraddizione con la strategia da noi condivisa. La discussione si sposta ora a Palazzo Tursi, dove giovedì verrà discusso il nuovo statuto con il conseguente insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione.

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