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Politica Sestri Ponente

Il caso Esselunga a Sestri Ponente sbarca in Regione e in Comune, gli interventi previsti in zona

Il supermercato dovrebbe sorgere tra via Hermada e via Albareto con 149 posti auto

Si torna a parlare dell'Esselunga di Sestri Ponente in due aule diverse: prima in quella del consiglio regionale, poi del comunale.

Dopo le preoccupazioni di parte dei commercianti e di parte della politica sull'apertura di un nuovo supermercato tra via Hermada e via Albareto, interrogazioni sono state depositate dal consigliere regionale Ferruccio Sansa (lista Sansa) e in Comune da Alberto Pandolfo (Pd) e Maria José Bruccoleri (Genova Civica).

Sansa: "Si rischia di minare la sopravvivenza di negozi già in difficoltà"

In Regione, ieri mattina Sansa ha presentato l'interrogazione - sottoscritta da tutto il gruppo - in cui ha chiesto l’orientamento della giunta sul progetto del nuovo supermercato: "Sestri Ponente è una delle delegazioni in cui è bello camminare perché ci sono i negozi - ha detto Sansa -. Siamo molto preoccupati perché mettere un altro supermarket proprio lì rischia di minare la sopravvivenza di attività già in difficoltà per l'aumento delle bollette. Contestiamo fortemente la visione della giunta comunale che rischia di cancellare il piccolo commercio, nessuno lo ha danneggiato come il centrodestra". Il consigliere ha anche ricordato che la Regione dovrà effettuare una verifica per sottoporre il progetto urbanistico operativo a Valutazione ambientale strategica (Vas).

A rispondere, l'assessore regionale all'Urbanistica Marco Scajola: "La pratica è di stretta competenza comunale ma, comunque, presso gli uffici regionali non è incardinato alcun procedimento in merito. Dunque in assenza della documentazione non è possibile esprimere giudizi neppure in ordine ad un’eventuale futura procedura di Vas". Ha aggiunto l'assessore al Commercio Andrea Benveduti: "L'amministrazione regionale del commercio interviene solo per rilasciare pareri tecnici di conformità alle normi vigenti, da cui esula ogni aspetto di opportunità o di merito". Sansa ha risposto dicendo che avrebbe voluto sentire anche un parere politico - e non solo tecnico - da parte della giunta regionale.

La demolizione di un capannone, edificio autosufficiente e 146 posti auto

Si è tornati a parlare del tema nel pomeriggio, in Comune: "Come si intende garantire lo spazio adeguato al piccolo commercio e all'artigianato, in un giusto equilibrio con la grande distribuzione?" ha chiesto Pandolfo. E Bruccoleri ha continuato, chiedendo un tavolo con il Civ di Sestri Ponente: "Come si possono prendere provvedimenti a supporto della piccola distribuzione, sulla quale graverà l'apertura dell'ennesimo supermercato del colosso della grande distribuzione Esselunga?".

“Sono disponibile all’ascolto per il lavoro da fare sul territorio – ha replicato l’assessore al Commercio Bordilli -. Anche sul tavolo con il Civ, ho già a calendario. Il lavoro fatto negli anni è stato a tutela e sostegno del piccolo commercio: dal 2019 l’amministrazione stanzia fondi del bilancio comunale che vanno a finanziare piccole, micro e medie imprese del commercio e artigianato. Questa giunta ha finalmente iniziato una programmazione commerciale con le intese su Sampierdarena e sul centro storico che vogliamo replicare anche sugli altri centri. Dopo il decreto Bersani, dire che si possa fare un supermercato ogni 20 negozi non è una proposta concreta perché non si possono fare contingentamenti, a livello normativo. La destinazione delle aree in questione risale al 2012. Seguiremo la pratica anche quando passerà in Regione Liguria”.

L’assessore Mascia ha evidenziato alcuni aspetti tecnici: “Il Puo (Progetto urbanistico operativo, ndr) prevede la demolizione di un capannone esistente e abbandonato da decenni, con volumi e superfici ridotte dalle attuali 11mila metri cubi a 6mila con nuovi parcheggi, un edificio autosufficiente dal punto di vista energetico, spazi verdi attrezzati, 146 posti auto ad uso pubblico per il centro storico di Sestri Ponente. Importanti interventi riguardano la messa in sicurezza del torrente Chiaravagna per circa 1 milione di euro: un’opera legata di interesse pubblico decisamente prevalente. Inoltre, la realizzazione della grande struttura di vendita ha obbligo di corresponsione di un ingente onere a favore del Civ”.

Per il consigliere Pandolfo è “un liberi tutti come se non ci fosse un ente pubblico che regolamenti”. Per Bruccoleri “quella di aprire il terzo grande supermercato Esselunga è una scelta che viene da una visione. 149 posti auto sono pochissimi: come Civ ci aspettiamo che siano il doppio per consentire una passeggiata all’interno di via Sestri”.

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