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Container minori, scontro a Tursi, Rosso: "Mai dato assicurazioni a nessuna cooperativa"

Brevi le risposte della giunta di fronte alle quattro interrogazioni portate in consiglio regionale dai membri dell'opposizione

Minoranza agguerrita e maggioranza "stringata" al limite dell'essenziale: le prime interrogazioni in consiglio comunale sulla questione dei container per minori stranieri non accompagnati (che dovevano essere posizionati su un terreno di proprietà di una collaboratrice di Lorenza Rosso, titolare in giunta delle deleghe alle Politiche Sociali) hanno ricevuto risposte sintetiche tra le proteste dei consiglieri di opposizione che hanno invitato l'assessora a dimettersi. 

Si è tornato così a parlare del caso dei container destinati ai minori non accompagnati in consiglio comunale, dopo la seduta della scorsa settimana in cui il sindaco Marco Bucci aveva annunciato le dimissioni della collaboratrice di Rosso. Nel frattempo la procura di Genova ha aperto un fascicolo per capire se siano stati commessi reati nell'assegnazione dell'area.

Infine, a complicare le cose per la giunta è anche emerso che la cooperativa interessata all'operazione, la Misecoop, che aveva già fatto diversi investimenti pur senza autorizzazioni ufficiali, vede tra i consiglieri di amministrazione Francesco Fracchiolla, amico e sostenitore dell'assessore alla Sicurezza Sergio Gambino, come emerso da alcuni post sui social. Lo stesso Gambino, inoltre, aveva saputo del possibile conflitto di interessi ma non aveva approfondito l'argomento.

Rosso: "Mai dato rassicurazioni a nessuno"

Dopo una riunione della maggioranza lunedì sera in cui apparentemente non sono emersi malumori particolari, anche se si mormora di un possibile rimpasto entro fine anno, martedì pomeriggio il consiglio comunale si è aperto con quattro interrogazioni sul tema di Simone D'Angelo (Pd), Filippo Bruzzone (lista Rossoverde), Rita Bruzzone (Pd) e Donatella Alfonso (Pd).

"Chi aveva dato rassicurazioni a Misecoop per la gestione dell'area - tuona D'Angelo - considerato che la società avrebbe solo quattro dipendenti e nessuna esperienza in ambito di gestione di centri di accoglienza?". Di poche parole la risposta dell'assessora Rosso che ha illustrato l'iter per il bando di accreditamento, concludendo: "Personalmente non ho dato alcuna assicurazione a nessuno".

Filippo Bruzzone ha chiesto di fare il punto della situazione - dato che l'area non sarà più utilizzata - e come si prevede di accogliere i minori non accompagnati. Anche in questo caso, poche parole in risposta: "Esiste il bando di accreditamento dei setting emergenziali, è aperto, qualora pervenissero partecipazioni sarà avviata l'istruttoria con l'iter previsto". Le risposte non sono state considerate sufficienti dall'opposizione che chiedeva ulteriori chiarimenti e ha rimproverato all'assessora di essersi limitata a leggere spendendo poche parole per affrontare la questione.

Gambino: "Sapevo, ma non ho riscontrato conflitti di interesse"

Le consigliere Rita Bruzzone e Donatella Alfonso si sono rivolte invece all'assessore Gambino, per chiedergli conto del suo rapporto con Fracchiolla: "È governatore di una misericordia (del Centro, ndr) che ci ha aiutati ai tempi del crollo del ponte Morandi - ha replicato Gambino -. Quando seppi che Misecoop aveva intenzione di partecipare al bando, mi disse che era stato trovato un terreno in comodato d'uso per attività sociali. Da amministratore dissi che avrebbe dovuto predisporre la documentazione necessaria per l'iter per l'accreditamento. Poi non ho più saputo nulla".

E sul fatto che Gambino sapesse di chi era la proprietà del terreno, lui stesso ha replicato: "Sapevo che il rapporto contrattuale fosse di comodato d'uso gratuito, dunque non ho riscontrato problemi o potenziali conflitti di interesse". Le due consigliere hanno risposto di fare chiarezza perché risulta invece che il contratto non fosse di comodato gratuito.

Crucioli: "La giunta dica se ha interessi a far venire i migranti per business"

Nella seconda parte del consiglio comunale, si è tornati a parlare di accoglienza con un intervento del consigliere Crucioli (Uniti per la Costituzione) già rimandato dalla settimana scorsa: "Prima bisogna fare chiarezza su una questione: la giunta, o parte di essa, che dovrebbe cercare di contenere il numero dei migranti che arrivano a Genova, ha invece interesse a farne arrivare di più per avvantaggiare i propri amici che fanno business? Chi in campagna elettorale prometteva la riduzione degli arrivi, ha invece interessi opposti?".

"Quelli dell'amministrazione non sono inciampi, sono figuracce in cui sono possibili anche danni erariali" ha aggiunto Fabio Ceraudo, M5s, mentre Cristina Lodi, Azione, ha insistito sulla necessità di organizzare tavoli settimanali con prefettura, enti gestori, Comune e Città Metropolitana, per censire tutti i luoghi in cui si potrebbero accogliere minori, richiedendo maggiori fondi. 

La maggioranza ha poi diretto gli interventi sulla questione più generica dell'accoglienza, chiedendo di lavorare su una rete strutturata tra tutti gli enti per affrontare l'emergenza. "Auspichiamo - hanno detto i consiglieri della Lega - che ci sia un aumento dei centri per i rimpatri che permettano ai  comuni di affrontare l’emergenza e di non lasciare criminali liberi di andare in giro per le nostre strade. L’unica persona che ha fermato l’immigrazione clandestina è stato Matteo Salvini quando era ministro dell’Interno".

22 milioni l'anno per i minori non accompagnati

"I minori non accompagnati - ha ribadito il sindaco Bucci - sono responsabilità del sindaco, non possiamo discutere, dobbiamo occuparcene. I maggiorenni invece sono gestiti dalla prefettura, non possiamo che collaborare per raggiungere gli obiettivi dati dallo Stato, abbiamo poca voce in capitolo. Possiamo spingere sul processo di integrazione per tutte le età, con alcune associazioni abbiamo iniziato un percorso per la conoscenza della lingua, il lavoro e lo sport. Un'associazione che si occupa di un minore non accompagnato riceve 27mila euro netti all'anno, penso che sia una cifra non indifferente. Le spese per i minori non accompagnati vengono per il 70% dalle casse del Comune e oggi noi siamo in sofferenza perché si parla di circa 22 milioni l'anno, sono cifre importanti". 

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