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Cronaca

Vaccini, anche in Liguria si può fare ricorso contro l’obbligo

La sezione ligure del Codacons annuncia alle famiglie liguri la possibilità di aderire all'esposto collettivo che verrà presentato al Tar del Lazio per chiedere la bocciatura della legge Lorenzin

Sì ai vaccini, no alle imposizioni «che limitano la libertà dei genitori e quella dei medici»: così il Codacons ha annunciato anche in Liguria la possibilità di aderire al ricorso collettivo contro l’obbligo vaccinale stabilito dal decreto Lorenzin, cui è possibile aderire sino al 30 ottobre.

L’iniziativa, spiega l’associazione dei consumatori, è stata avviata «in favore di genitori e insegnanti contrari alle disposizioni contenute nella nuova legge, fortemente limitative della libertà di scelta delle famiglie e caratterizzate da profili di illegittimità costituzionale già al vaglio della Consulta, ma anche a tutela degli stessi medici verso i quali si è scatenata una caccia alle streghe che ha portato a radiazioni e a numerosi procedimenti».

Il riferimento è ai casi avvenuti in Veneto, dove l’Ordine locale ha messo sotto inchiesta alcuni medici che si erano espressi con scetticismo sull’obbligo vaccinale: «Il ricorso collettivo - spiega ancora il Codacons - sarà presentato dinanzi al Tar del Lazio e ha già visto l’adesione di centinaia di famiglie di tutta Italia, anche grazie ad affollatissimi incontri organizzati dall’associazione nelle principali città con le famiglie che chiedono maggiore trasparenza e garanzie per i propri figli». 

Una iniziativa, prosegue l’associazione, che non è contro i vaccini, definiti «essenziali ai fini della salute pubblica», ma contro la legge Lorenzin: l’adesione all’azione processuale non comporta obblighi o responsabilità, né la necessità di somministrare o meno vaccini ai propri figli - specifica il Codacons - Si tratta solo dello strumento giudiziario per chiedere la modifica sostanziale della legge Lorenzin da parte della Corte Costituzionale: il ricorso, infatti, è volto “all’annullamento di circolari, atti e provvedimenti emanati, dalle varie Amministrazioni competenti, in attuazione del D. L. n. 73/2017 in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci nonché di ogni atto presupposto, connesso e/o consequenziale».

Un caso di tetano a Torino

La polemica sui vaccini si riaccende, intanto, dopo che una bambina di 7 anni è stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Regina Margherita di Torino con una diagnosi di tetano. Gli accertamenti condotti sul suo pregresso clinico hanno evidenziato che né lei, né il fratello più piccolo sono mai stati vaccinati, e il caso è stato segnalato alla Procura, che non ha però ancora aperto un fasciolo in attesa di ulteriori accertamenti.

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