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Cronaca

Processo Morandi, comitato vittime escluso da parti civili

Nell’udienza preliminare di oggi 24 novembre il Gup Faggioni ha deciso sulle 500 richieste di costituzione di parte civile e sulla posizione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Il comitato Ricordo vittime del Ponte Morandi è stato escluso dalle parti civili nel corso dell'udienza preliminare nell'ambito dell'inchiesta sul crollo.

Nella tensostruttura nel cortile del tribunale, il Gup Faggioni questa mattina ha deciso quali dei 500 soggetti che hanno chiesto di costituirsi parte civile saranno ammessi nel processo sul crollo del ponte Morandi. Sono stati esclusi quasi tutti i comitati ad eccezione di Codacons e Assoutenti.

 "Ovviamente siamo molto dispiaciuti per questa decisione, speravamo nell'accettazione anche alla luce delle precedenti sentenze. Questo non rallenta di una virgola la nostra azione collegiale. Ovviamente agiremo nell'interesse comune anche come singoli parenti". Così Egle Possetti presidente del Comitato ricordo vittime Ponte Morandi, commenta la decisione del gup. 

Assoutenti, come detto, è stata ammessa parte civile dal Tribunale di Genova nel processo per il crollo del Ponte Morandi. Una decisione accolta con soddisfazione dall’associazione dei consumatori, che fin da subito era scesa in campo per tutelare tutti i soggetti coinvolti nella tragedia.

“Esprimiamo apprezzamento per la decisione del gup Paola Faggioni, perché l’ammissione di parte civile riconosce il ruolo di Assoutenti nella tutela degli interessi della collettività e apre la strada ai risarcimenti in favore di tutti i soggetti danneggiati dal crollo del ponte", afferma il presidente Furio Truzzi.

"Una ammissione al processo quella di Assoutenti ottenuta grazie all'attività svolta in difesa dei diritti dei cittadini ed in particolare per il corretto utilizzo delle infrastrutture stradali ed autostradali, riconosciuto dal Codice del Consumo e cristallizzato nello Statuto e nella concreta attività quotidiana di Assoutenti fin dagli albori della sua fondazione. Viene così riconosciuta la stessa essenza dell'associazione di cui è stata valorizzata in particolare la costante presenza al fianco dei consumatori non solo in seguito al tragico crollo del Viadotto Polcevera, ma anche in precedenza - conclude il presidente Truzzi - Proseguiremo la nostra attività nell’ambito del processo affinché sia accertata la verità sul crollo del ponte Morandi e si faccia luce sulle responsabilità di questa immensa tragedia, e offriamo a tutti i soggetti che sono stati esclusi dal processo la possibilità di far valere i propri diritti attraverso Assoutenti”.

Avevano chiesto di essere parte del processo, per ottenere un risarcimento del danno, anche la Regione Liguria, il Comune di Genova, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Non ci saranno invece i familiari di 41 delle 43 vittime che sono state già risarcite da Autostrade per l’Italia prima del procedimento.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha un ruolo anomalo nel procedimento, poiché da una parte ha richiesto la costituzione come parte civile, dall’altra è stata indicata come soggetto civilmente responsabile per il crollo negli atti depositati da Regione e Comune.

Una circostanza che rischia di far ulteriormente dilatare i tempi del procedimento, infatti se i due enti territoriali dovessero essere ammessi al processo, il Ministero dovrà avere dei congrui termini per difendersi dalle richieste di indennizzo.

Inoltre la Corte di Cassazione deve ancora pronunciarsi sul ricorso dei legali di alcuni indagati contro il provvedimento della Corte d’Appello di Genova che ha rigettato la richiesta di ricusazione della gup Faggioni. Proprio la complessità dell’iter procedurale probabilmente provocherà un ulteriore rinvio dell’udienza preliminare.

Il Tribunale di Genova ha già redatto un calendario e conta di riuscire a celebrare altre due udienze nel mese di dicembre, prima delle festività natalizie, per riuscire quantomeno a definire la posizione delle parti civili.

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