rotate-mobile
Cronaca

Tassa rifiuti alle stelle, ecco perché non scenderà prima del 2027

Un'interrogazione a risposta immediata, presentata da Simone D'Angelo del Partito Democratico, è servita a chiarire i motivi per cui Genova con 480 euro di esborso medio è seconda solo a Catania per la Tari più cara d'italia

C'è una ragione ben precisa se a Genova i cittadini si trovano a pagare la seconda Tari più cara d'Italia e lo ha spiegato in consiglio comunale il l'assessore Pietro Piciocchi in risposta a un'interrogazione a risposta immediata di Simone D'Angelo.

"Secondo il dossier dell'osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva - ha ricordato il consigliere del Pd -, Genova con 480 euro di esborso medio è seconda solo a Catania per la Tari più cara d'italia. La giunta ha dichiarato di non aver fatto nessun ritocco alle tariffe dal 2021, che ricordiamo erano già salatissime, considerato che tra il 2020 e il 2021, la tariffa era cresciuta in media del 18%, con picchi fino al 20% e oltre, sia per le abitazioni che per le attività. A fronte di una crescita globale del costo della vita - conclude il testo dell'articolo 54 -, si interroga la giunta in merito alla volontà di arrestare la crescita esponenziale dei costi a carico dei contribuenti genovesi in assenza di alcun miglioramento dei servizi".

Sconti sulla Tari, come ottenerli

L'assessore Piciocchi ha ripercorso gli ultimi anni dell'azienda, ovvero dal 2017, quando l'attuale giunta "ha ereditato una situazione di sostanziale fallimento di Amiu. Abbiamo avviato - ha dichiarato Piciocchi - il risanamento dell'azienda, che oggi ha potuto varare un nuovo piano industriale. Inoltre abbiamo stabilizzato i conti, rendendo Amiu più solida rispetto a quando l'abbiamo trovata".

"Ho studiato attentamente il rapporto di Cittadinanzattiva - ha continuato Piciocchi -, che andrebbe esaminato in dettaglio. Quando parliamo di tariffa per l'utenza domestica di Genova, questa si carica del piano di rientro, che la Corte dei Conti ha imposto con sentenza del 31 dicembre 2020 come forma risarcitoria per il periodo 2014-2017 con la chiusura di Scarpino e la necessità di conferire i rifiuti fuori regione".

"Dallo scorso anno non ci sono stati rincari delle tariffe. Da qui al 2027, che coincide con la fine del mandato e con la fine del periodo di rientro, abbiamo previsione di un percorso in discesa graduale. Stiamo lavorando a due bandi, uno per l'utenza domestica e uno per quella non domestica, che vorremmo pubblicare entro l'anno".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tassa rifiuti alle stelle, ecco perché non scenderà prima del 2027

GenovaToday è in caricamento