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Cronaca

Peste suina, anche a Genova la protesta contro gli abbattimenti dei cinghiali

Secondo i cittadini che hanno appeso cartelli e disegni, "politici, agricoltori e cacciatori stanno mettendo in atto un vero e proprio terrorismo mediatico atto unicamente a diffondere odio"

Anche a Genova domenica sono comparsi cartelli di protesta contro l'abbattimento dei cinghiali: cartelloni, disegni fatti da grandi e piccini, striscioni con scritte sono stati visti contemporaneamente in diverse città tra cui il capoluogo ligure ma anche Roma, Trento, Pesaro e altri centri.

L'iniziativa è partita da un gruppo di cittadini che si tiene in contatto tramite gruppi social e di messaggistica: "La nostra voce contiunua a rimanere inascoltata - dice il collettivo - nonostante gli innumerevoli studi scientifici stiano ampliamente dimostrando che gli abbattimenti non sono la soluzione ma la causa scatenante della proliferazione dei cinghiali (dottoressa Giovanna Massei, professor Andrea Mazzatenta, giusto per citarne alcuni), si continua ad affidare la gestione della fauna selvatica alla pratica venatoria, questa rivelatasi fallimentare sotto molti aspetti, politici, agricoltori e cacciatori stanno mettendo in atto un vero e proprio terrorismo mediatico atto unicamente a diffondere odio, una comunicazione fuorviante che in alcun modo può essere tollerata".

Insomma, secondo questi cittadini gli abbattimenti possono essere sostituiti da pratiche non cruente come l'immunocontraccezione senza 'favorire' in alcun modo i cacciatori: "Se vogliamo essere davvero all'avanguardia, usiamo metodi innovativi e che si posino i fucili. Negli ultimi mesi, Sono stati scoperti casi di Peste Suina Africana sia in Liguria e sia nel Lazio, le regioni vogliono agire con le uccisioni di massa, quando in realtà avrebbero dovuto arginare questa malattia anni orsono, avvalendosi di recinzioni, rispettando le norme igienico-sanitarie negli allevamenti di suidi, provvedendo ad una corretta gestione dei rifiuti urbani. In tutti questi anni non si è pensato minimamente ad apportare metodologie atte ad arginare il vero problema, e la colpa non può e non deve ricadere sugli animali. Le grandi città italiane sono letteralmente sommerse dalla spazzatura, inutili le continue segnalazioni inviate alle istituzioni, i rifiuti urbani hanno funzione attrattiva per gli animali selvatici, cinghiali in primis". 

Cartelli contro l'abbattimento dei cinghiali a Genova

Così però non la pensano nè la Regione Liguria nè Coldiretti: la prima ha iniziato i corsi di coadiutori che possono intervenire anche al di fuori del periodo venatorio per i cinghiali; la seconda recentemente ha parlato del pericolo dei cinghiali nelle città, ricordando che secondo un'indagine condotta con Ixè l'81% dei cittadini intervistati pensano che l'emergenza vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti.

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