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Cronaca Sampierdarena / Via di San Benigno

Omicidio Biggi: perizia psichiatrica per Matteo

Al perito nominato dal tribunale così come agli altri esperti scelti dalle parti spetta il compito di chiarire se quel lunedì 12 novembre 2012, quando si è recato presso la palestra della Compagnia Unica, Matteo Biggi fosse capace di intendere e di volere

Genova - Matteo Biggi, accusato dell'omicidio dell'omonimo, collega e coetaneo, verrà sottoposto a perizia psichiatrica. Il gip Silvia Carpanini ha aperto l'incidente probatorio nel corso del quale è stato affidato l'incarico al perito Gianluigi Rocco. Quest'ultimo avrà 90 giorni di tempo per scrivere nero su bianco le sue conclusioni.

Al professore nominato dal tribunale così come agli altri esperti scelti dalle parti spetta il compito di chiarire se quel lunedì 12 novembre 2012, quando si è recato presso la palestra della Compagnia Unica, l'accusato fosse capace di intendere e volere e se abitualmente sia in condizioni tali da rendersi socialmente pericoloso.

Matteo Biggi è in carcere a Marassi nel reparto controllato dell’infermeria dal giorno dell'omicidio. Finora sarebbe uscito solo per essere condotto all'ospedale San Martino per un elettroencefalogramma. I genitori del trentenne avevano segnalato comportamenti anomali da parte del figlio negli ultimi giorni prima della tragedia, forse imputabili a un colpo preso al volto dal figlio durante un allenamento di savate.

All'origine del gesto probabilmente anche la depressione, che da qualche tempo affliggeva Biggi, fattore confermato a poche ore dal delitto dalla questura di Genova. Altri elementi quali la gelosia per una presunta frequentazione fra la sorella dell'accusato e la vittima non sono al momento stati accertati dalle indagini.

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