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Cronaca

Bare scoperte ad Arenzano

Trovati arredi funebri abbandonati al cimitero del Comune ponentino; il consigliere di Arenzano e Libertà sollecita la giunta a sgombrare repentinamente i resti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di GenovaToday

Nelle ultime settimane i cittadini in visita ai propri cari al cimitero di Arenzano si sono trovati davanti uno spettacolo sgradevole:resti di bare e marmi accatastati, mucchi di residui di strutture mortuarie, spesso con ancora il nome dei defunti visibili, coperti solo da un telo bianco.

A segnalare la situazione di degrado è il consigliere comunale di Arenzano e Libertà Giacomo Robello: «Nell'ultimo periodo ho notato come nel perimetro del cimitero si trovino resti di bare, casse di zinco, arredi mortuari e marmi tombali, provenienti dall'estumulazione dopo l'avvenuta mineralizzazione delle salme. Mi sembra uno spettacolo spiacevole, soprattutto perché sono bene in vista i nomi e i cognomi dei defunti. Per questo, ho scattato qualche foto e ho presentato un'interrogazione al consiglio comunale, in attesa di una pronta risoluzione del problema».

La proposta che il leader di Arenzano e Libertà avanza è quella di sgomberare il prima possibile il territorio adiacente al cimitero, per poter restituire una dignità ai defunti e un sollievo ai parenti in visita. La replica della giunta però non ha soddisfatto il consigliere: «Mi è stato risposto che esiste una legge specifica che regola questo tipo di cose e che stanno aspettando il bilancio per poter risolvere la situazione. Ritengo questo comportamento irrispettoso - conclude Robello - in primo luogo per i nostri defunti, e, in seconda analisi, per i parenti che ogni giorno si recano al cimitero a far visita ai propri cari. Senza contare le ingenti somme che le persone spendono per la tumulazione».

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