Arcelor Mittal cancella l'integrativo aziendale, proclamato lo stato di agitazione
«Arcelormittal in maniera arrogante annulla elementi del salario contrattato e diritti conquistati dai lavoratori negli anni scorsi», scrive la rappresentanza sindacale unitaria in una nota
I lavoratori dello stabilimento Arcelor Mittal di Genova hanno proclamato lo stato di agitazione e si dicono pronti a ogni azione di lotta necessaria dopo che l'azienda ha comunicato a voce ai sindacati che dal primo gennaio non verrà più pagato l'integrativo aziendale.
«Mentre il tribunale - si legge in una nota delle Rsu - concede un periodo di tempo per mettere a norma l'afo2, permettendo ad azienda e governo di trovare soluzione alla complicatissima vicenda ex Ilva, Arcelormittal in maniera arrogante annulla elementi del salario contrattato e diritti conquistati dai lavoratori negli anni scorsi».
«Da un lato - proseguono i sindacati - Arcelormittal ha aperto la procedura di cessione dei lavoratori ad Ilva in amministrazione straordinaria e recede dal contratto di affitto, ma contemporaneamente non riconosce i diritti conquistati negli anni passati: non possiamo accettarlo».
A non venire più riconosciute saranno maggiorazione decimi di turno, maggiorazione festività e straordinario, tempo cambio tuta, mansione Ima, mansione Taf, permessi donazione sangue, chiamate su lavoro, agibilità sindacali nazionali e comandati sciopero (es zin)».