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Vaccino covid, da oggi 2.000 dosi al giorno. Toti: «La Liguria non è in ritardo»

Il presidente della Regione interviene nel dibattito sulla rapidità con cui i vaccini vengono somministrati e sulle dichiarazioni della sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa

La Regione Liguria «non è in ritardo sul vaccini», e «se andassimo più veloci finiremmo le dosi prima dell’arrivo da Roma di altri vaccini»: a chiarirlo è il presidente della Regione, Giovanni Toti, che domenica sera è intervenuto sul dibattito relativo al vaccino contro il coronavirus e al presunto ritardo delle Regioni nel somministrare le dosi Pfizer arrivate a fine anno.

A infiammare la discussione sono state le dichiarazioni della sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, che ha spronato le Regioni ad accelerare sulla somministrazione della prima tornata di vaccini: «Le Regioni devono correre, nessuna dose utilizzabile può attendere di essere usata anche solo per qualche ora. Usiamo anche le ore serali ma corriamo». Alla Liguria, in particolare, sono state destinate 18.720 dosi - aumentate rispetto alla prima previsione dopo l’ok all’utilizzo di 6 dosi, e non più 5, per flacone - e la somministrazione è iniziata il 31 dicembre, in contemporanea in tutte le Asl della Liguria, con diverse previsioni di concludere la prima tornata.

«Regione Liguria non è ritardo, li sta facendo tutti sulla base dei quantitativi che ci sono stati inviati dal commissario Arcuri, perché le regioni non possono comprarli e al momento gli unici disponibili sono quelli di Pfizer destinati alle categorie dei sanitari e degli ospiti e operatori delle Rsa - ha chiarito Toti - Abbiamo calcolato di finire il primo giro il 21 gennaio, quando è previsto la seconda dose cioè il richiamo. Per il momento stiamo rispettando la campagna di vaccinazione e abbiamo già somministrato 2.126 dosi, pari al 16% dei vaccini ricevuti, secondo il piano messo a punto da Alisa».

Stando a numeri e tempi dettati dal presidente della Regione, dunque, restano da somministrare16.574 dosi di vaccino: «Al momento non sappiamo quando arriveranno i vaccini di Moderna e AstraZeneca e nemmeno quando la prima fase si amplierà, allargando le categorie dei vaccinati», ha chiarito Toti, sottolineando che «Regione Liguria è tra la settimana e l’ottava posizione, è sbagliata l’idea di fare tutti i giorni la gara dei vaccini, anche perché i vaccini mandati dalla struttura commissariale sono in numero limitato, al momento. Abbiamo un piano che prevede in questa fase di vaccinare 62.000 persone, come era stato stabilito. Non è possibile ora vaccinare altre categorie che non siano comprese nel piano stabilito dal governo».

Il piano prevede di iniziare a effettuare i richiami per chi si è vaccinato il 27 dicembre a partire dal 21 di gennaio: «Da lunedì somministreremo 2000 dosi al giorno, secondo un modalità che prevede di impiegare a livello regionale 54 medici, 166 infermieri, 28 operatori socio-sanitari e 56 amministrativi». Toti ha quindi puntato il dito contro le siringhe inviate dal commissario Arcuri, «solo quelle da 5 e 3 millilitri che vanno bene per diluire il farmaco, ma non per somministrarlo. Per questa operazione servono le siringhe da 1 millilitro che comunque Regione Liguria aveva in casa, per cui non c’è stata alcuna ripercussione sulla campagna vaccinale, ma ci vorrebbe più attenzione da parte del governo».

I numeri dell’epidemia, intanto, crescono in tutta Italia. In Liguria domenica i nuovi positivi erano 221 ma su 2.140 tamponi: «In questi giorni vi è stato un lavoro a scartamento ridotto a causa delle festività - ha concluso Toti - con un numero di tamponi minore, continuiamo però a essere nella parte bassa della classifica per quanto riguarda la diffusione del contagio, nonostante una leggera crescita del fattore Rt. Comunque dobbiamo essere molto attenti. Il dato positivo è la diminuzione del numero di deceduti, grazie anche alla capacità di cura degli ospedali».

Si attende dunque la decisione del governo sui provvedimenti da adottare dopo il 7 gennaio, ultimo giorno di validità del Decreto Natale. L’ipotesi più accreditata al momento è che i fine settimana restino rossi in tutta Italia, ma con la classificazione a zone di rischio, a oggi, la Liguria rientrerebbe nella fascia arancione.

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