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Covid, in Liguria Rt a 0,99. Toti: «Le scuole potrebbero riaprire la prossima settimana»

Il presidente della Regione insiste sul mantenere la didattica a distanza sino a che i numeri della Liguria non saranno da zona gialla

Le scuole superiori in Liguria restano chiuse sino a venerdì, ma non è escluso che il 25 gennaio i ragazzi possano tornare in classe.

Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, lo ha spiegato lunedì sera da Roma, dove è arrivato per partecipare alle “trattative” sulla gestione della crisi di governo. Tra un incontro e l’altro, Toti ha fornito i numeri della pandemia in Liguria, lanciando una stoccata per la perdita di tempo rappresentata da liti interne mentre «ci sono problemi con gli arrivi dei vaccini, e credo sia necessario concentrarsi su questo più che sul resto» e ricordando l’Rt della regione: 0,99, più basso rispetto a quello che ha fruttato la zona arancione e potenzialmente da zona gialla.

«Alcune associazioni hanno fatto ricorso al Tar chiedendo l’immediata apertura delle scuole - ha detto Toti - Ovviamente ci adegueremo alla sentenza della magistratura se si deciderà per una riapertura, altrimenti in questi giorni ragioneremo sui numeri: se continueranno a scendere ci consentiranno, credo, di riaprire la prossima settimana la didattica in presenza al 50% per le scuole secondarie superiori, ed eventualmente nelle settimane a venire raggiungere poi il 75%».

Non tutti sono comunque d’accordo con la riapertura, e appoggiano l'ordinanza di Toti sulla chiusura: alle manifestazioni pubbliche e alle richieste di tornare in classe si alternano anche appelli a restare in didattica a distanza, come quello degli 800 studenti che hanno scritto al presidente della Regione per chiedere di tornare a scuola soltanto con la certezza di non chiudere e di non essere contagiati. E tenere chiuse le scuole in arancione nella speranza che si possa tornare così in gialla è d'altronde un cane che si morde la coda: si rischia di riaprire in gialla, vedere tornare a salire la curva del contagio ed essere costretti a prendere nuovi provvedimenti.

Toti dal canto suo si è detto soddisfatto dei dati in calo, nonostante i focolai accesi e attivi in due rsa del ponente: 80 positivi nella residenza protetta Bormioli di Altare, e dieci morti nella struttura Casa Serena di Sanremo.

«Siamo calati significativamente dall’1,18 con cui siamo stati assegnati alla fascia arancione - ha concluso il presidente della Regione - L’incidenza dei virus è di 1,70 casi su 10mila cittadini, la settimana scorsa era di 1,84, quella ancora precedente di 2,23. Nei periodi più pesanti è arrivata fino a 6,40: siamo discesi e tendiamo al ribasso. I dati confermano un trend sostanzialmente stabile o in lieve discesa dell’epidemia in Liguria. Siamo ottimisti che le prossime due settimane in zona arancione, con le relative restrizioni, ci potranno portare di nuovo in fascia di rischio gialla».

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