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Martedì, 19 Marzo 2024
Coronavirus

Coronavirus, i numeri in Liguria: 53 nuovi contagi, ricoveri ancora in calo

I positivi totali a martedì sono 3.618, i tamponi superano i 2.200, le persone ricoverate sono 242: il bollettino

Scende ancora il numero di persone positive al coronavirus in Liguria: tra lunedì e martedì si è registrato un calo di 100 unità, per un totale di 3.618 positivi in tutta la Liguria, 242 dei quali ricoverati in ospedale (numero ancora in calo) e 1.196 in isolamento domiciliare tra le mura di casa.

Coronavirus, i numeri in Liguria

I numeri confermano l’aumento dei guariti, 4.501 in totale, 147 in più rispetto a ieri, e anche, purtroppo, i decessi: 6 le vittime di covid-19 accertate, 4 decedute nelle ultime 24 ore.

I nuovi contagi, a fronte di 2.206 tamponi, sono 53. Ancora non raggiunto, dunque, l’obiettivo della Regione di scendere sotto la doppia cifra, e neppure quello di arrivare a 3.000 tamponi al giorno, anche a causa del guasto al nuovo macchinario arrivato al San Martino, fermo sino a mercoledì. In terapia intensiva sono ricoverate 19 persone, una in più rispetto a lunedì, i casi totali da inizio emergenza sono 9.548, i tamponi effettuati 96.678.

Il maggior numero di positivi si registra nella provincia di Genova, 2.482, seguono quella di Savona (415), Imperia (415) e La Spezia (111). I soggetti in sorveglianza attiva perché contatti di casi positivi sono 1.166.

Toti: «Torniamo in aula per il consiglio Regionale»

Nel pomeriggio di martedì si è tenuto, come di consueto, il consiglio Regionale, in streaming ormai da settimane causa pandemia. Il presidente della Regione ha però auspicato un ritorno in aula il prima possibile.

«Ancora collegato in consiglio regionale, mi auguro che sia l'ultimo in streaming - ha detto Toti intorno alle 17.20 - Ho chiesto già più di un mese fa ai vertici dell’assemblea legislativa di tornare in aula. Mentre tutti i cittadini tornano al proprio lavoro e alla vita normale non possiamo non dare il buon esempio».

Tamponi, il piano di Alisa: «Un aumento di 7-8mila a settimana»

L’assessore alla Sanità, Sonia Viale, ha annunciato che nelle prossime settimane le Asl si organizzeranno per aumentare i test, arrivando a 8mila tamponi a settimana.

«Abbiamo dato gli obiettivi alle varie Asl: l’Asl 1 dovrà arrivare a 1.000 test in più, la Asl 2 a 500, le Asl 3 e 4 a 5.000 test a settimana in più e la Asl 5 a 1.500 test in più a settimana.È un obiettivo alla nostra portata - ha detto l’assessore alla Sanità, Sonia Viale - grazie anche all’arrivo di nuove apparecchiature. C’è stato un incidente con la nuova apparecchiatura allestita al San Martino, ma oggi sono arrivati  ipezzi di ricambio dalla Finlandia, ci si lavorerà tutta la notte e mercoledì mattina dovrebbe rientrare in servizio».

Dai luna park ai circoli ricreativi: nuova ordinanza e nuove aperture

Lunedì pomeriggio è stata inoltre firmata l'ordinanza 34/2020, che recepisce le linee guida stabilite all'unanimità dalla Conferenza delle Regioni nella riunione di venerdì scorso.

Riguarda fra le altre cose la riattivazione dei tirocini curriculari e degli stage in azienda, la ripresa del lavoro per informatori del farmaco e guide turistiche, la riapertura di circoli culturali e ricreativi e (dal 1 giugno) dei servizi per l'infanzia e l'adolescenza.

«Si tratta dell’ultimo passo importante prima della scadenza del decreto del presidente del consiglio dei Ministri nella notte del 2 giugno - ha detto Toti - con cui entreranno in vigore le ulteriori misure che allargano le attività al nostro territorio nazionale, e anche il passaggio possibile tra Regioni e in tutta l’area europea».

Ospedali, ripartono le attività ambulatoriali

Continua intanto la riorganizzazione del sistema sanitario regionale. Dopo la ripresa delle visite urgenti, la scorsa settimana, Alisa sta lavorando alla ripresa delle attività ambulatoriali sospese dal 9 marzo.

«Stiamo lentamente ritornando alla normalità, abbiamo dato mandato alle singole aziende di riprogrammare queste visite in modo tale che il medico prescrittore chiami i pazienti chiedendo un aggiornamento sulla facoltà di aggiornare o meno la visita - ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale - ovviamente occorre presentarsi in orario, non in anticipo e non in ritardo, perché non si deve affollare l’anticamera, ma tutte queste informazioni vengono date in anticipo. Non temiamo rischi alla ripresa delle attività del cup, anche su questo siamo impegnati e Alisa sta programmando il ripristino delle nuove programmazione: da qui è evidente la necessità di un ente coordinatore per tutte queste attività».

Residenza sanitarie, al via i tamponi anche in quelle covid-free

Sul fronte residenze sanitarie, l’assessore Viale ha confermato che lo screening a tappeto su personale e ospiti nelle strutture a rischio è terminato, e che partirà adesso una nuova serie di accertamenti anche in quelle in cui non è stata accertata presenza di virus. 

«Faremo tamponi a tappeto anche in residenze che non sono entrate in contatto con il virus - ha detto Viale - Pensiamo che la sicurezza e la prevenzione passino anche di qui».

Riapertura spiagge libere a Genova

Ingressi contingentati, sacchi di sabbia come segnaposti, controlli e distanze: mancano ormai pochi giorni all'apertura delle spiagge libere, a oggi ancora inaccessibili per la posa dell'asciugamano e la tintarella, e sulle spiagge della Liguria si iniziano a vedere i provvedimenti adottati per mantenere le norme anti contagio da coronavirus.

A Genova, in particolare, i tecnici di Aster hanno iniziato a posare sacchi di sabbia a distanza specifica, in modo da arrivare a sabato, giornata di apertura, con quante più spiagge libere disponibili: si potrà accedere a 27 spiagge sul territorio comunale attraverso 39 accessi presidiati in maniera fissa da volontari. A ogni nucleo famigliare, sino a un massimo di 4 persone, sarà dato un numero, corrispondente al posto assegnato in spiaggia attraverso sacchi di sabbia numerati. I sacchi sono posizionati al fine di garantire una distanza minima tra ombrelloni di tre metri e assicurare uno spazio di dieci metri quadrati a nucleo famigliare. Non ci saranno recinti, ma ogni famiglia avrà gli spazi necessari per poter garantire il rispetto del distanziamento minimo.

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