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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Consiglio regionale infuocato, la minoranza abbandona l'aula

La seduta del Consiglio regionale di martedì 23 luglio è stata sospesa per polemiche sulla proposta di legge elettorale di Chiesa, che prevede fra l'altro l'abolizione del 'listino'

La seduta del Consiglio regionale di martedì 23 luglio è stata sospesa per polemiche sulla proposta di legge elettorale di Chiesa. La minoranza – insieme ai consiglieri Capurro e Chiesa - ha abbandonato l'aula.

Al termine di una accesa polemica, suscitata dalla proposta avanzata da Ezio Chiesa (gruppo Misto – Liguria Viva) di inserimento all'ordine del giorno della proposta di legge 242 legge elettorale sull'elezione del Consiglio regionale e del presidente della giunta, la minoranza di centro destra, accompagnata dai consiglieri Chiesa e Armando Ezio Capurro (Noi con Burlando), ha abbandonato l'aula contestando la decisione della presidenza di non discutere immediatamente il provvedimento.

Dopo aver richiamato diversi consiglieri, il presidente del Consiglio regionale Rosario Monteleone ha sospeso la seduta e convocato la conferenza dei capigruppo.

Dopo la replica dell'assessore Cascino, sentita la proposta del vicepresidente del Consiglio Luigi Morgillo (Pdl) di sospendere la seduta per consentire una riunione della minoranza, il presidente del Consiglio Monteleone ha, infine, chiuso la riunione odierna dell'Assemblea regionale.

Dibattito sull'inserimento della proposta di modifica della legge elettorale regionale.
In apertura di seduta Chiesa aveva chiesto, appellandosi ad una norma del regolamento interno che prevede la discussione in aula dei provvedimenti giacenti da oltre due mesi in commissione, di inserire all'ordine del giorno della seduta la Proposta di legge 242 che riguarda l'elezione del Consiglio regionale e del Presidente della giunta e prevede, fra l'altro, l'abolizione del listino. Alla sua proposta, si erano associati, sottolineando polemicamente le molte assenze dall'aula di assessori e del presidente Burlando per congedo, diversi consiglieri fra cui Matteo Rosso (Pdl), Edoardo Rixi (Lega Nord Liguria- Padania), Armando Ezio Capurro (Noi con Burlando) e Francesco Bruzzone (Lega Nord Liguria-Padania.

Il presidente Monteleone ha risposto al consigliere Chiesa spiegando che la norma regolamentare non prevede la messa in discussione automatica del provvedimento, trascorso il secondo mese senza esame da parte della commissione, ma garantisce un margine di discrezionalità alla presidenza del Consiglio. E che la presidenza, tenuto conto che in merito alle norme elettorali sono state presentate altre quattro proposte di legge e che tutte giacciono da mesi in commissione senza aver subito alcun esame, ha deciso di affrontare il problema in una delle prossime sedute in cui si affrontano i provvedimenti.

Scendendo nello specifico, e citando il parere degli uffici, Monteleone ha detto: «L'articolo 32, comma 2, del Regolamento interno prevede che, trascorso il secondo periodo di iscrizione a programma senza esito, su richiesta del proponente, il relativo progetto di legge venga iscritto all'ordine del giorno della prima seduta utile del Consiglio regionale il quale delibera se procedere immediatamente all'esame ovvero se fissare alla Commissione un termine improrogabile non superiore a sessanta giorni, scaduto il quale il Consiglio delibera comunque sul progetto. La norma non comporta l'iscrizione automatica all'ordine del giorno del Consiglio, ma lascia un margine di discrezionalità alla Presidenza che valuterà quale sia la prima seduta utile tenendo conto della programmazione dei lavori consiliari già definita. D'altra parte, il Regolamento, laddove lo ha ritenuto necessario, ha individuato puntualmente i tempi di iscrizione all'ordine del giorno usando espressioni quali "seduta successiva" o "seduta immediatamente successiva" al verificarsi di un certo evento. Ciò premesso, la Presidenza, in considerazione anche di quanto comunicato al termine della scorsa seduta del Consiglio, e cioè che, in considerazione del fatto che non erano state trattate le mozioni e le iniziative di sindacato ispettivo iscritte, a queste sarebbe stata dedicata la seduta successiva, ha valutato che la proposta di legge venga più opportunamente iscritta alla prossima sessione dei lavori consiliari che sarà presumibilmente articolata in più giornate e dedicata alle iniziative e ai provvedimenti. Per quanto riguarda la richiesta di applicazione dell'articolo 44 del Regolamento interno per consentire l'inserimento all'ordine del giorno di nuovi argomenti, la norma richiamata non si ritiene applicabile automaticamente agli argomenti per i quali non sia stata esaurita la fase referente dalle Commissioni».

Il presidente Rosario Monteleone, al termine della seduta del Consiglio regionale, ha precisato i termini giuridici che motivano l’interpretazione della legge e la conseguente calendarizzazione dei lavori, termini giuridici definiti proprio sulla base della richiesta presentata dal consigliere Chiesa. «Oggi l'Ufficio di presidenza integrato ha differito la convocazione della seduta del Consiglio regionale in cui il presidente aveva stabilito la trattazione del Pdl da martedì 30 luglio a giovedì primo agosto».

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