Migranti a Multedo, dal consiglio Comunale uno stop unanime

L’apertura di un nuovo centro di accoglienza migranti a Multedo, e le polemiche conseguite alla notizia, approdano anche in consiglio Comunale: nella seduta di martedì 3 ottobre in Sala Rossa è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna il sindaco e la giunta ad aprire una trattativa con la Prefettura per trovare una soluzione alternativa a quella dell’ex asilo Contessa Govone, in via delle Ripe, nei giorni scorsi teatro di numerose proteste da parte dei residenti.

I fatti

La notizia dell’arrivo di 50 migranti nei locali di proprietà della Curia aveva iniziato a circolare poco più di due settimane fa, quando i residenti avevano notato gli operai trasportare brandine e avviare i lavori necessari per l’accoglienza. Tutto in segreto, denunciano residenti e Municipio, elemento che ha ulteriormente esacerbato gli animi. 

Sono state dunque organizzate diverse manifestazioni di protesta, assemblee pubbliche e “blitz” durante il consiglio Municipale per chiedere lo stop al progetto, con don Giacomo Martino, direttore dell’Ufficio Migrantes Genova, duramente contestato durante un incontro pubblico. Alla fine la Curia ha deciso di congelare il trasferimento - previsto per i primi giorni di ottobre - in attesa di capire come procedere e ricevere indicazioni da Arcidiocesi, Prefettura e Comune.

Il voto all’unanimità

Dopo giorni di proteste e polemiche, dunque, martedì maggioranza e opposizione si sono ritrovate dallo stesso lato della barricata, quello dello stop all’apertura del centro di accoglienza. Da parte del Pd, però, è arrivato l’invito al sindaco Marco Bucci (ieri assente perché in visita ad Assisi) a scendere in campo per “svolgere il compito di governare la città di Genova, i cittadini aspettano da lui delle risposte concrete e il tempo della campagna elettorale è terminato - ha fatto sapere il gruppo Pd in Comune - Ricordiamo inoltre a Marco Bucci che spetta a lui il governo anche della città metropolitana, oltre a quello del Comune Genova. E quindi è da lui che devono arrivare indicazioni operative ed efficaci sul piano dell'accoglienza dei migranti sul nostro territorio. È pertanto inutile che il sindaco continui a puntare il dito sul Partito democratico, scrollandosi di dosso ogni responsabilità. Ci auguriamo invece che questa amministrazione metta al più presto in pratica una corretta politica di accoglienza diffusa, optando per una collocazione dei migranti capace di non pesare in maniera eccessiva su un singolo quartiere o Comune, nel pieno rispetto dei diritti di ognuno».