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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

"Eccidi compiuti anche dai partigiani": bufera sul presidente del consiglio regionale Medusei

Le sue parole hanno suscitato un'ondata di sdegno tra le forze progressiste: "Non si possono scambiare gli eccidi fascisti con la lotta di Liberazione, che consente anche a Medusei di essere oggi democraticamente eletto"

È bufera sulle parole di Gianmarco Medusei, presidente del consiglio regionale della Liguria che, a margine della seduta solenne per l'anniversario della Liberazione di giovedì 20 aprile, ha parlato di eccidi compiuti anche dai partigiani.

La frase - insieme ad altri passaggi nel corso della seduta sulle "parentesi tragiche della Resistenza" e su chi "si macchiò di crimini orrendi che infangarono valorosi combattenti" - ha scatenato un'ondata di indignazione tra le forze progressiste, sindacati e associazioni, con Anpi Genova che parla di "ennesimo tentativo revisionista degli esponenti della destra italiana" e dice che "uomini come Gianmarco Medusei non possono rappresentare il popolo ligure, i suoi morti per la libertà, la sua storia ciivle". L'associazione partigiani cita l'intervento dello storico Maurizio Viroli che ha parlato proprio nell'aula del consiglio regionale durante la commemorazione del 25 Aprile: "Chi è morto combattendo dalla parte sbagliata, chi ha combattuto dalla parte di un regime, che ha saputo perpetrare le più ripugnanti violazioni della dignità umana, consapevole o inconsapevole che fosse, queste persone meritano la pietà, ma la commemorazione spetta solo a chi ha dato la vita, perché noi fossimo liberi".

Immediata la reazione anche di Pd, M5s, Lista Sansa e Linea Condivisa che chiedono le dimissioni di Medusei: "Parlare di eccidi da parte dei partigiani - fanno sapere in una nota congiunta - e dire che tutte le morti vanno onorate allo stesso modo è uno sfregio alla Resistenza. I morti vanno tutti rispettati e tutti meritano pietà, come ha osservato Viròli, ma non si può comparare chi ha lottato per la libertà con chi invece quella stessa libertà voleva toglierla".

"Non si possono scambiare gli eccidi fascisti con la lotta di Liberazione - commentano gli esponenti della Cgil Liguria - che consente anche a Medusei di essere oggi democraticamente eletto. Medusei o è in malafede o ignora la storia del nostro Paese".

Parole di sdegno anche dai parlamentari liguri del Pd, che chiedono al presidente della Regione Giovanni Toti di dissociarsi: "Le parole di Medusei, che ha parlato di errori anche da parte dei partigiani e che non ci sono vittime di serie A e di serie B, sono gravissime e irricevibili. A pochi giorni dal 25 Aprile, in cui ricordiamo i partigiani e il loro sacrificio, certe affermazioni non sono giustificabili. Non si può mettere sullo stesso piano chi ha oppresso l'Italia e chi l'ha liberata".

"Medusei dovrebbe dimettersi immediatamente - è il commento di Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista - offendere la memoria dei partigiani è lo sport preferito dai 'fascioleghisti'. Il tentativo di mettere sullo stesso piano i nazifascisti e i partigiani è inaccettabile ma da anni viene ripetuto dalla destra. Questi personaggi offendono la memoria delle vittime degli eccidi nazifascisti e i caduti per la nostra libertà". 

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