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Venerdì, 26 Aprile 2024
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L'attacco di Sansa: "Tre milioni di euro per medici privati negli ospedali, così si smantella la sanità pubblica"

L'attacco della Lista Sansa in consiglio regionale: "In Liguria mancano i medici perché la Regione ha il record di tagli al personale: da 21 mila a 15 mila professionisti nel giro degli ultimi 12 anni"

"Tre milioni e 100 mila euro per arruolare medici privati negli ospedali pubblici. È quanto emerso questa mattina durante la seduta di Consiglio regionale". L'attacco alla giunta arriva dal gruppo regionale della Lista Sansa, dopo la seduta del consiglio di martedì 13 dicembre 2022.

"In un anno le Asl liguri hanno speso più di 3 milioni di euro per pagare 100 euro l'ora medici privati da impiegare nelle strutture pubbliche - sostiene il capogruppo Ferruccio Sansa -. In Liguria mancano i medici perché la Regione ha il record di tagli al personale: da 21 mila a 15 mila professionisti nel giro degli ultimi 12 anni. Il centrodestra sta smantellando la sanità pubblica - aggiunge il consigliere di opposizione - anziché lavorare con l'Università per crescere specializzandi dove ce ne sarebbe più bisogno, come i medici di emergenza, rianimatori, anestesisti e pediatri. Per tappare i buchi dei reparti pubblici si arruolano medici da cooperative private creando un danno anche alla salute perché si tratta di prestare servizio in reparti delicatissimi senza conoscere strutture, colleghi, macchinari e pratiche utilizzate"

"I dati emersi in aula - conclude - fotografano la seguente situazione nelle diverse Asl. 1.774.716 euro per la Asl 1 imperiese, 572.021 euro per la Asl 2 savonese, 315.996 euro per la Asl 4 del Tigullio, 135.618 euro per la Asl 5 spezzina e 325.000 euro per la guardia medica pediatrica a Spezia e Lavagna del Gaslini. In totale: 3.121.000 euro".

"I dati generali sulle Asl coinvolte mostrano ancora una volta lo stato precario della sanità ligure - sottolineano i consiglieri Roberto Centi e Selena Candia - mentre il dato sul Gaslini mostra uno stato di sofferenza delle pediatrie periferiche che riteniamo non adeguatamente correggibile con l'operazione 'Gaslini diffuso'. Un'operazione che rischia di deprivare ulteriormente le Asl periferiche di professionisti qualificati e stabili, accentrando personale e gettito per le prestazioni svolte e decentrando problemi e personale esterno o poco esperto".

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