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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Giorno della Memoria e del Ricordo: l'evento unico con un simpatizzante di Casa Pound, bufera in consiglio

"Come si può mettere nelle mani di un simpatizzante di un movimento di stampo neofascista la commemorazione della Shoah?" è il commento di Simone D'Angelo (Pd) in consiglio comunale

È polemica a causa dell'evento del 2 febbraio a Nervi - patrocinato dal Comune di Genova e dal Municipio Levante - in cui sono stati messi insieme Giorno della Memoria e Giornata del Ricordo, e in cui è intervenuto come relatore Giulio Benvenuti che sui social non nasconde le sue simpatie per Casa Pound

Il caso è finito in consiglio comunale con un'interrogazione di Simone D'Angelo (Pd): "Il sindaco è presidente del Comitato permanente della Resistenza, Genova è medaglia d'oro della Resistenza, come è stato possibile? A Nervi nella biblioteca Brocchi si è svolto un evento dal titolo 'Giornata del Ricordo e Giorno della Memoria in un unico evento nella convinzione che i morti non abbiano colore'. Come correlatore, una persona della quale non risultano competenze storiche comprovate in merito, simpatizzante di movimenti politici di stampo neofascista. Questo non fa onore alla città. Come si può mettere nelle mani di un simpatizzante di Casa Pound la commemorazione della Shoah? Come sottolineato da Anpi, l'iniziativa tende a cancellare la storia del '900, con le responsabilità indiscutibili del nazifascismo nel genocidio degli ebrei mai citate, ma messe genericamente in un unico contesto di guerra insieme con le atrocità commesse da gruppi ben precisi di combattenti titini nei confronti di cittadini istriani. Una lettura falsa e autoassolutoria che nasconde le responsabilità del fascismo nella deportazione non solo di persone di ogni età di origine ebraica ma anche delle migliaia di vittime tra i deportati per ragioni politiche, così come zingari o omosessuali".

L'assessore Matteo Campora ha risposto dicendo che "nessuno vuole fare revisionismo storico, siamo medaglia d'oro per la Resistenza, la storia parla chiaro ed è evidente che gli errori del fascismo. sono errori che nessuno vuole riscrivere. La nostra Costituzione nasce dall'antifascismo e il Comune di Genova la difenderà sempre. Certe affermazioni sono offensive nei confronti del consiglio, della giunta e del sindaco. Il Comune di Genova difende la democrazia e rivendica la storia di una città che si è liberata da sola dal nazifascismo. In quell’incontro sono state ricordate insieme due grandi tragedie, due storie diverse e di origini diverse: la prima che ha visto 6 milioni di ebrei morti e la seconda 20 mila persone morte nelle foibe. Dunque, l’iniziativa del Municipio era tesa a ricordare fatti che non si dovranno mai più ripetere".

Resta da capire come mai per parlare dell'Olocausto sia stato chiamato un simpatizzante di Casa Pound: "Genova - ha replicato D'Angelo - si è liberata da sola dal nazifascismo perché ha scelto da che parte stare. Cosa che questa giunta, in concreto, non ha fatto".

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