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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Costruzioni in aree esondabili, M5s: "Al lavoro per proporre al governo il ritiro del provvedimento"

Il deputato Traversi e il consigliere regionale Ugolini: "Scelta rinviata a fine anno per approfondimenti tecnici, ma non basta, serve un passo indietro da parte della Regione"

"Abbiamo appreso, non senza sollievo, che la Regione, chiamando in causa la necessità di operare 'approfondimenti tecnici', ha deciso di rimandare a fine anno una scelta fortemente difesa nonostante le critiche degli esperti e dei liguri dotati di buon senso. Ma rimandare non basta: benché questa di pochi giorni fa sia stata una buona notizia, non risolve la questione e certamente non depone a favore della sicurezza dei cittadini. L’aver ascoltato le tante voci discordanti è certamente una novità per il centrodestra, soprattutto in questa regione e in questa città, e da qui dobbiamo partire per arrivare all’obiettivo finale: lo stralcio del regolamento che autorizza a costruire in aree esondabili". Lo dichiara il deputato del M5S Roberto Traversi, che poi aggiunge: “Chiunque converrà che il nuovo regolamento contiene un assurdo: infatti, mentre vi si dice che scuole e ospedali non potranno essere costruiti nelle aree esondabili, il resto invece sì. Come dire: case, parcheggi e negozi non corrono gli stessi pericoli. E allora, applicando lo stesso concetto in virtù dell’ultima vergognosa deroga, anche lo Skymetro non correrà alcun rischio? Ma qual sarebbe la ratio di queste scelte?”.

"Come M5S - prosegue Traversi - faremo il possibile per porvi rimedio: siamo già al lavoro per proporre al Governo il ritiro del provvedimento e, contestualmente, la necessità di indicare specifici 'metodi e criteri anche tecnici' che devono tradursi all’interno di un nuovo Piano di Gestione Rischio Alluvioni (PGRA) in misure di prevenzione. Il PGRA non rimanga uno strumento meramente conoscitivo, ma assuma quel valore normativo e tecnico operativo voluto dal legislatore. Gli approfondimenti recentemente sbandierati dall’assessore regionale competente - conclude il deputato - erano stati ampiamente richiesti, ma il centrodestra ha preferito tirare dritto, scegliendo di confondere le idee con le cosiddette 'aree a minor pericolosità relativa idraulica'. Un gioco di parole pericoloso per l’incolumità dei cittadini e sulla quale vogliamo tornare interloquendo con gli esperti del settore".

Sul nuovo regolamento, interviene anche il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini, già primo firmatario di interrogazioni sul tema: "La Regione prima ha scelto di non ascoltare gli esperti, poi ha fatto retromarcia annunciando il rinvio del provvedimento per approfondimenti tecnici. È ancora fresca la ferita inferta alla Romagna dalla tracimazione di decine di corsi d’acqua, che hanno distrutto interi territori e aree simili proprio a quelle che Toti vorrebbe 'liberare' con il criterio criminale della “minor pericolosità".

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