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Consiglio comunale a distanza per neogenitori e donne con gravidanza a rischio, Cassibba: "Provvedimento approvato grazie all'impegno di tutti"

"Al testo definitivo hanno contribuito diversi consiglieri, in maniera assolutamente trasversale, con anche con emendamenti che hanno portato all'approvazione all'unanimità da parte del consiglio comunale" commenta il presidente del consiglio comunale

Genova è tra le prime città italiane ad aver modificato il regolamento del proprio consiglio comunale in modo da far partecipare a distanza neogenitori e donne con gravidanza a rischio, grazie a una delibera votata all’unanimità. Inoltre l'Aula Rossa martedì scorso ha approvato un ordine del giorno che traduce formalmente un impegno già stato preso in commissione: con l'anno nuovo si procederà a esaminare anche altre ulteriori possibilità di partecipazione al consiglio comunale in videoconferenza, ad esempio per coloro che si trovano in stato di inabilità temporanea o permanente, con lo scopo di favorire il più possibile la partecipazione dei consiglieri alle sedute degli organi istituzionali.

"Un grande successo - commenta il presidente del consiglio comunale Carmelo Cassibba - ottenuto grazie alla collaborazione e all’ impegno di tutti gli uomini e le donne che siedono in sala rossa e degli uffici che hanno lavorato alacremente. La proposta di modifica del regolamento è stata il frutto di una lunga e approfondita discussione in commissione consiliare. Al testo definitivo hanno contribuito diversi consiglieri, in maniera assolutamente trasversale, con anche con emendamenti che hanno portato all'approvazione all'unanimità da parte del consiglio comunale. La delibera rivela un segno concreto verso la tutela della natalità e la promozione del diritto al lavoro. Con questa modifica al regolamento del Consiglio comunale, Genova si posiziona tra le città più attente alle esigenze delle famiglie dimostrando grande sensibilità per la creazione di un ambiente di lavoro più inclusivo: è fondamentale riconoscere la centralità della famiglia nella nostra società".

L'iniziativa è nata da una richiesta della consigliera Francesca Ghio (lista Rossoverde) che sta portando avanti la sua gravidanza in questi mesi: "Ringrazio la consigliera Ghio che ha dato modo di riflettere su questo argomento - dice Cassibba - ricordandole che solo grazie al voto e alla partecipazione attiva di tutti i consiglieri, vede oggi esaudita la sua legittima richiesta di poter partecipare a distanza, durante il periodo di maternità, alle sedute del consiglio comunale. La volontà di Genova è diventare un modello per altre città che desiderano promuovere politiche che abbattano divari di genere e promuovano il ruolo della donna come mamma e lavoratrice e della famiglia in generale".

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