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Bilancio previsionale, il Pd: "Tagli drastici sul sociale, Bucci amministra nell'interesse di pochi"

Secondo il Partito Democratico la spesa sociale subirà una fortissima flessione: "A subire i tagli più drastici saranno le voci relative agli asili nido e alle cure per gli anziani"

Martedì 5 dicembre 2023 il vicesindaco con delega al Bilancio Pietro Piciocchi ha presentato in Aula Rossa le linee principali del bilancio di previsione 2024-2026 che verranno proposte nei prossimi giorni alla commissione competente, al voto del consiglio comunale e ai pareri dei consigli municipali. Tra i punti principali previsti ci sono le riqualificazioni di Villa Scassi, Villa Imperiale e Villa Duchessa di Galliera, dell'orto botanico di Villa Pallavicini, dell'asse stradale Gramsci-Turati-via Buozzi, del borgo di Vernazzola e il restyling della passeggiata di Voltri (a questo link il nostro articolo). 

La giunta presenta il bilancio: debito scende sotto il milione, gli interventi più importanti

Da parte del Partito Democratico arriva una sonora bocciatura: "Coerentemente con quanto già realizzato dalla giunta Bucci in questi anni - si legge in una nota - quello presentato è l’ennesimo atto che certifica un’esclusiva attenzione per gli interessi di pochi. Come sottolineato anche dal dossier dell’associazione 'Genova che osa', dalle linee programmatiche di spesa emerge una visione di società preoccupante, in cui vengono tagliate drasticamente le spese necessarie a tutelare le fasce più vulnerabili della nostra comunità, favorendo così l’aumento delle disuguaglianze sociali e il divario economico fra le cittadine e i cittadini genovesi".

"Dai dati - sostiene ancora il gruppo del Pd - si evince che la spesa sociale subirà una fortissima flessione che la porterà nell’arco dei prossimi tre anni a passare dai 150 milioni del 2024 agli 86 del 2026, poco più della metà. A subire i tagli più drastici saranno le voci relative agli asili nido e alle cure per gli anziani, che vedranno le rispettive spese dimezzate, e gli interventi per la disabilità, per i quali nel 2026 il Comune prevede una spesa di 700 mila euro contro quella attuale di un milione e mezzo. Altrettanto preoccupanti - continuano i Dem - i dati relativi alle politiche abitative: si ridurrà a un terzo la spesa per il diritto alla casa e di oltre la metà quella per l’edilizia abitativa pubblica.

Secondo il Partito Democratico anche sport e politiche giovanili subiranno tagli pesantissimi: "La previsione è di quella di passare da 12 a poco più di 3 milioni di euro nell’arco dei prossimi tre anni, con una spesa per i "giovani" di soli 12.330 euro annui per il 2025 e il 2026". Bocciate anche le politiche scolastiche: "A fronte dell’aumento dell’inflazione e dei costi, il mancato incremento della già scarna spesa equivale sostanzialmente a un taglio delle risorse a disposizione delle scuole genovesi".

Simone D’Angelo, capogruppo del Pd in consiglio comunale commenta: "Il quadro prospettato da questa previsione di bilancio è drammatico. Una città in cui stare bene è un privilegio concesso ai pochi che possono contare su cospicue risorse individuali - spesso frutto di patrimoni familiari - e in cui tutti gli altri sono costretti ad arrancare senza poter contare su servizi e tutele che dovrebbero essere garantiti. Giovani, anziani e donne - principali portatrici del carico di cura nel nostro Paese e quindi maggiormente penalizzate dall’assenza di servizi - sono le categorie più colpite. Quale tipo di città lasceranno Bucci e la sua giunta dopo 10 anni di amministrazione? La città dei grandi eventi, del lavoro sempre più precario e delle grandi strutture di vendita, con un tessuto sociale sempre più debole e una società sempre più ingiusta"

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