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Cronaca Foce / Piazzale John Fitzgerald Kennedy

Waterfront, bonifica da idrocarburi più a fondo del previsto

"Uno dei valori aggiunti del cantiere del waterfront è aver operato e ormai completato un'operazione di bonifica importantissima per la città, più ampia di quanto non sembrasse in un primo momento", ha detto il vice sindaco e assessore ai lavori Pubblici, Pietro Piciocchi, in consiglio comunale

Il cantiere del waterfront e le sue emissioni sono stati oggetto di discussione in consiglio comunale in occasione della seduta di giovedì 27 aprile 2023. A sollecitare risposte da parte della giunta è stato Simone D'Angelo del Partito democratico con un'interrogazione a risposta immediata.

"Si interrogano il sindaco e la giunta - si legge nel testo del documento presentato dal consigliere dem - in merito all'esito e ai costi della bonifica delle terre movimentate nel cantiere di competenza pubblica dei canali del waterfront di levante, vista la presenza, già segnalata da Arpal, di alte percentuali di rifiuti petroliferi, superiore circa dieci volte a quelle stimate inizialmente".

"In particolare, considerate le preoccupazioni per l'ambiente e la salute, si chiede di conoscere - prosegue l'interrogazione - dove siano stati delocalizzati i materiali di risulta, con quali modalità tecniche, e se si è provveduto a una più approfondita analisi della composizione dei prodotti contenuti nelle terre suddette e quali siano i costi sostenuti dal Comune di Genova per le operazioni di bonifica e di analisi delle terre sopraccitate".

Per la giunta ha preso la parola il vice sindaco e assessore ai lavori Pubblici, Pietro Piciocchi. "Uno dei valori aggiunti del cantiere del waterfront è aver operato e ormai completato un'operazione di bonifica importantissima per la città, più ampia di quanto non sembrasse in primo momento. Abbiamo già ottenuto una Cab (certificazione avvenuta bonifica) per una parte consistente del terreno, è in corso la seconda fase della bonifica sulla parte interessata da contaminazione da idrocarburi, una parte già completata, in corso seconda fase dello scavo più in profondità".

"Il Comune sostiene dei costi, ma il costo non è problema - prosegue Piciocchi -, ben venga per attività di bonifica, che deve svolgersi secondo migliori crismi e tecnica possibile. Tutte le attività di bonifica si svolgono su piani istruiti con Arpal e approvati dalla Città metropolitana, per parti in amianto presente anche Asl. C'è massima trasparenza e monitoraggio costante da parte dell'autorità di controllo".

"Abbiamo una differenza di costi nell'ordine di 2 milioni di euro, sostenuti dal Comune di Genova - conclude il vice sindaco -, che fanno parte della garanzia ambientale, che, come usa in questi casi, abbiamo dovuto concedere dando il terreno. Ma non è un problema di costi, andava fatto e siamo contenti di farlo, contribuisce a dare valore prezioso all'opera a beneficio della tutela dei cittadini. I siti di stoccaggio sono fuori regione, la maggior parte dei materiali viene conferita a Casei Geirola, sono tutti siti appositi per questo tipo di materiali".

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