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Domenica, 28 Aprile 2024
Consiglio regionale / San Martino / Corso Aldo Gastaldi

Il caso degli studenti di Medicina finiti a fare lezione in un tendone

La consigliera regionale Selena Candia ha presentato un'interrogazione in consiglio regionale: "Pessima acustica per seguire le lezioni ed evidenti problemi nelle giornate in cui piove o tira vento"

Selena Candia, consigliera regionale della lista Sansa, presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta di contribuire alla risoluzione del problema relativo agli studenti del secondo anno di Medicina che, per lasciare l’Aula Magna a quelli del primo anno, sono costretti a seguire le lezioni in una tensostruttura di fronte al polo della ex-Saiwa, denominata 'Aula T'. Lo scorso 16 ottobre si sono anche rifiutati di seguire le lezioni, a causa del maltempo e dell’abbassamento delle temperature. "Nonostante la potenziale disponibilità di spazi e l'ormai risaputa necessità di nuovi medici, in Liguria le matricole di Medicina saranno costrette a fare un anno di lezioni in un tendone per la mancanza di una seria pianificazione". Ha denunciato Candia.

L’assessore all’Università Simona Ferro ha premesso che la giunta non può intervenire sull’organizzazione della didattica e ha spiegato che, comunque, la soluzione è provvisoria in attesa di una nuova aula da circa 300 posti nell’edificio adibito a Clinica oculistica in via Benedetto XV, che dovrebbe essere operativa dal prossimo anno accademico. L’assessore ha precisato che l’Università  intende collocare pannelli laterali per garantire una maggiore protezione e una porta e che, fino a quando non saranno conclusi questi interventi, gli studenti dovrebbero essere trasferiti in un’aula cinque del Polo biomedico.

La consigliera Candia ha poi aggiunto in una nota: "Anche per questa vicenda si è arrivati ad agire in emergenza perché negli anni, pur avendo ben chiara la necessità di formare nuovi medici, non sono state preparate adeguate strutture per ospitare gli studenti di Medicina. Gli spazi ci sarebbero, basti pensare al Polo Saiwa che è solo parzialmente aperto in attesa del termine dei lavori, che durano da anni, nel resto della struttura. La soluzione della tensostruttura di corso Gastaldi, che inizialmente doveva essere solo per 6 mesi e ora il Magnifico rettore sembra propenso a mantenere per tutto l'anno, non è la risposta adeguata che si può dare alle ragazze e ai ragazzi che hanno deciso di intraprendere gli studi in Medicina, pagando, tra l'altro, 3 mila euro annui di tasse universitari. Nonostante siano state previste alcune migliorie parliamo di un tendone con una pessima acustica per seguire le lezioni e con evidenti problemi nelle giornate in cui piove o tira vento".

Selena Candia ha anche evidenziato come avrebbe sperato in una risposta congiunta alla sua interrogazione da parte degli assessori Ferro (Università) e Gratarola (Sanità), in modo da approfondire la tematica in modo completo e articolato. L'unica risposta pervenuta, invece, è stata quella dell'assessore Ferro.
 
"Questa situazione si è creata per il bisogno cronico di nuovo medici in Liguria e più in generale in tutta Italia - ha sottolineato la consigliera regionale -. L'Università di Genova quest'anno ha aumentato i posti del 10% ma parallelamente non è stato fatto abbastanza per permettere a queste matricole un percorso formativo in spazi adeguati. La formazione è importantissima per tutte le professioni, e a Medicina ancora di più essendo obbligatoria in presenza. Auspico che quanto prima si possa studiare in modo approfondito il percorso formativo di queste ragazze e di questi ragazzi - ha concluso Candia -. Oggi c'è il problema delle aule mancanti ma tra qualche anno, aumentando sempre di più il numero di studenti rispetto ai posti letto dell'ospedale San Martino, diventerà molto difficile per gli specializzandi riuscire seguire i medici in corsia, se nel frattempo non si iniziano a studiare delle soluzioni già oggi".

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