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Cronaca Valbisagno / Via alla Chiesa di San Siro di Struppa

Ritrovata dopo 22 anni una preziosa acquasantiera rubata a San Siro di Struppa

I Carabinieri la restituiranno lunedì 5 luglio 2021 alla compagnia assicurativa “Cattolica Assicurazioni” (che aveva liquidato il danno) che a sua volta ha espresso l’intenzione di donare l’acquasantiera al luogo religioso da cui fu trafugata

I Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale hanno ritrovato una preziosa acquasantiera rubata 22 anni fa dalla Chiesa di San Siro di Struppa. Sarà restituità lunedì 5 luglio 2021 alla compagnia assicurativa “Cattolica Assicurazioni” (che aveva liquidato il danno) che a sua volta ha espresso l’intenzione di donare l’acquasantiera al luogo religioso da cui fu trafugata.

Si tratta di un'acquasantiera in marmo bianco scolpito, di forma ottagonale, risalente al XIII secolo. Il prezioso manufatto, scolpito a rilievo con stemmi e volti leonini, era stato trafugato nella serata del 25 settembre 1999 dalla Chiesa di San Siro di Struppa. 

L’indagine dei Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica della Spezia, ha avuto origine nell’aprile dello scorso anno, quando l’oggetto è stato individuato in vendita su una piattaforma di e-commerce e riscontrato nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il più grande database al mondo che riunisce le immagini e le informazioni sulle opere d’arte rubate.

Le indagini hanno permesso di accertare che il manufatto era stato messo in vendita dal titolare di un mercatino dell’usato della provincia spezzina. L’acquasantiera è stata sequestrata ed è stato identificato un pregiudicato toscano quale presunto ricettatore del bene. Il dettagliato quadro probatorio fornito all’Autorità Giudiziaria ligure ha, infine, determinato l’emissione del provvedimento di dissequestro e di restituzione del bene alla società “Cattolica Assicurazioni”.

Alla cerimonia parteciperanno il tenente colonnello Antonio Quarta, comandante del nucleo Carabinieri per la Tutela del
Patrimonio Culturale di Genova, il colonnello Gianluca Feroce, comandante provinciale Carabinieri di Genova, Padre Mauro De Gioia, direttore dell’Ufficio per la Cultura dell’Arcidiocesi di Genova e la dottoressa Alessandra Cabella, funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Genova e la Provincia della Spezia.

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