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Piantedosi a Genova: "Diminuire responsabilità sindaci su accoglienza minori non accompagnati"

Il ministro dell'Interno ha partecipato al Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica, nella Prefettura di Genova

Oggi, martedì 12 settembre, è la giornata dell'arrivo del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi a Genova. Si tratta della seconda visita di un esponente del governo Meloni in due giorni: ieri era stata la volta di Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica Amministrazione, intervenuti al convegno "Facciamo semplice l'Italia. Parola ai territori".

Piantedosi è arrivato alle 11,15 per partecipare al Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica, in Prefettura. La riunione è stata convocata dal prefetto Renato Franceschelli e si parlerà con tutta probabilità di temi caldi per Genova come l'accoglienza di profughi, la questione dei minori stranieri non accompagnati e, più in generale, la sicurezza in città e nel suo centro storico.

Il Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica è presieduto dal prefetto ed è composto dal questore, dal sindaco del comune capoluogo di provincia, dal presidente della provincia, dai comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza e dai sindaci degli altri comuni interessati, quando devono trattarsi questioni riferibili ai rispettivi ambiti territoriali.

Minori non accompagnati: "Aumentare gli oneri a carico dello Stato"

A proposito di accoglienza e migranti, il ministro ha ribadito l'impegno del governo per limitare quanto prima il flusso di migranti, specialmente dal Nord Africa, attraverso soluzioni stabili e durature. "Ma proprio perché vogliono essere stabili, queste iniziative richiedono tempo. Il ministero dell'Interno è tutt'uno con i sindaci nel vivere e affrontare questi problemi, in una logica di equa distribuzione". Sul tema dei minori stranieri non accompagnati, per Piantedosi occorre aumentare gli oneri a carico dello Stato e diminuire le responsabilità dei sindaci cercando un equilibrio tra il mantenimento delle tutele e una maggiore semplificazione delle procedure di accertamento: "Dobbiamo trovare tutti gli strumenti utili per non deflettere dalle tutele, ma per avere una capacità di gestione più sostenibile; nessun comune può accogliere tutti i minori del mondo, ma dovremmo fare in modo che l'accoglienza non sia più un problema per i Comuni, anche dal punto di vista economico".

Rigassificatore di Vado: "Non vedo problemi di ordine pubblico"

Tema squisitamente ligure è il rigassificatore di Vado: "Non intravedo problemi di ordine pubblico legati al rigassificatore, se si fanno le cose giuste nella prospettiva del bene comune, con la responsabilità delle istituzioni e se si consente il dialogo. Grande merito delle autorità locali è incoraggiare la discussione e non negarla, mantenendo la civiltà che ha sempre contraddistinto questo territorio". 

Taser alla polizia locale anche nei comuni con meno di 20mila abitanti

Una parentesi è stata aperta anche sull'utilizzo del taser: "Vogliamo estendere la sperimentazione alla polizia locale anche nei Comuni con meno di 20mila abitanti perché si tratta di uno strumento che si è dimostrato molto utile. È stato utilizzato in 1.350 casi sul territorio nazionale e in più della metà è bastata solo l'esibizione dello strumento per creare dissuasione" ha detto Piantedosi. 

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