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Cronaca

Uccide il padre a Bolzaneto, anni di violenze familiari dietro il delitto

Pasquale Scalamandrè, stando al racconto dei due figli e della loro madre, tra le mura di casa era un uomo geloso e violento. La donna si era rifugiata in Sardegna, dove lavorava

Geloso e violento, psicologicamente e anche fisicamente. L’immagine che Pasquale Scalamandré, autista Amt, dava a colleghi e amici era quella di un padre dedito alla famiglia, alla moglie e ai figli. Tra le mura domestiche, però, scatenava la violenza, tanto da avere spinto la moglie, lo scorso gennaio, a chiedere la separazione e a lasciare la casa di via Garrone in cui viveva con i due figli, Alessio e Simone, 28 e 20 anni, per trovare rifugio in una residenza protetta.

La lunga storia di abusi l’ha raccontata alla polizia Alessio, che lunedì sera ha colpito il padre a morte durante l’ennesima lite. L’uomo non avrebbe dovuto avvicinarsi all’appartamento di via Garrone: i figli e la moglie avevano ottenuto un provvedimento dal giudice che gli imponeva di restare a distanza, provvedimento che Scalamandrè aveva violato diverse volte (e su cui era in pendenza un'indagine dei carabinieri). L'ultima proprio lunedì sera, quando si è presentato alla porta dell'appartamento per parlare con i figli e chiedere che la sua posizione venisse “alleggerita”.

La discussione, stando a quanto riferito dai ragazzi, sarebbe degenerata: Alessio ha raccontato che il padre, sempre più inferocito, avrebbe afferrato un matterello e lo avrebbe minacciato tentando di colpirlo. Il giovane avrebbe quindi reagito disarmandolo, afferrando l'arma improvvisata e colpendolo a sua volta. A quel punto è arrivato anche il fratello Simone, in bagno secondo Alessio durante l'aggressione, e insieme avrebbero deciso di avvisare la polizia. La chiamata al 112 è arrivata alle 19 di lunedì sera, al telefono Alessio che ammetteva agli operatori che «ho colpito mio padre». All'arrivo degli agenti delle Volanti, la casa era a soqquadro, con mobili e arredi distrutti, e il corpo del 62enne a terra nell'ingresso.

Gli uomini della Squadra Mobile stanno approfondendo quanto accaduto, raccogliendo testimonianze ed elementi a conferma di quanto riferito dai figli. La madre dei ragazzi, dalla Sardegna dove si era rifugiata dopo avere chiesto la separazione e dove lavorava, ha confermato gli anni di abusi e violenze.

Alessio Scalamandrè si trova attualmente in carcere a Marassi, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario aggravato dal grado di parentela, in concorso con il fratello, denunciato a piede libero. Nei prossimi giorni verrà eseguita l'autopsia, già disposta, per capire le esatte cause della morte, mentre nell'appartamento continuano i rilievi della Scientifica.

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