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Cronaca Prà / Piazza Giuseppe Bignami

Lo stemma di Pra' con l'antica tecnica del 'risseu': "Utilizzati diecimila ciottoli"

Il maestro Gabriele Gelatti al lavoro con le pietre pazientemente selezionate sulle spiagge genovesi

Arrivano dalla spiaggia le piccole pietre che - fissate con pazienza una accanto all'altra - formano lo stemma di Pra'. Così il simbolo della delegazione rinasce con la tecnica del risseu, l'antico mosaico: all'opera, in piazza Bignami (tra il municipio e il monumento ai caduti), il maestro Gabriele Gelatti, esperto in quest'arte tipica.

Gelatti, dopo aver arricchito nel 2018 i giardini di piazza Lerda con lo stemma di Voltri, torna nel ponente per compiere un lavoro analogo anche a Pra'. Il progetto e la volontà c'erano da almeno due anni, ma tra permessi e burocrazia l'artista ha avuto il nulla osta solo in queste ultime settimane.

Lo stemma di Pra' con l'antica arte del risseu

"È un progetto di squadra, fortemente voluto dal Municipio Ponente e in particolare dal consigliere Roberto Ferrando - racconta Gelatti a GenovaToday -. Questi mestieri d'arte sono un patrimonio identitario e il risseu, tenuto insieme dalla malta fabbricata come vuole la tradizione, è un modo per abbellire l'area. La tecnica è classica ma la modernizziamo facendo vedere che può essere applicata anche su stemmi e disegni contemporanei. Mi rendo conto che parlare di tradizione e antiche arti, sotto il periodo di Natale, possa innescare l'effetto 'presepe' facendo pensare a qualcosa di tanto bello quanto in disuso, ma l'obiettivo è dimostrare soprattutto ai giovani che passato e presente possono coesistere con queste tecniche".

I ciottoli raccolti uno ad uno sulla spiaggia

Le pietre arrivano da una paziente selezione sulle spiagge liguri (Vesima e Lerici), da cui vengono prelevate anche quelle da utilizzare per la Certosa di Rivarolo: "Abbiamo raccolto uno ad uno i ciottoli dalla spiaggia. Non sono tutti uguali, bisogna conoscere le caratteristiche di quelli più adatti". In particolare, come spiega Gelatti, le pietre devono essere solide e durevoli, con una forma che possa consentire l'inserimento nella malta e al tempo stesso non aguzza, agevole da calpestare senza farsi male. In più devono essere adatte a inserirsi una vicino all'altra, come per i muretti a secco.

Video: come si realizza un'opera con la tecnica del risseu

Le pietre, come da tradizione, non sono ritoccate con colori artificiali: si utilizzano quelle che si trovano in natura, una quadricromia che prevede bianco, nero, rosso e grigio. Utilizzando solo queste quattro tonalità, Gelatti creerà il simbolo di Pra', tra sfondo, corona e palma. Un numero preciso non è facile da trovare per quanto riguarda lo stemma di Pra', che misura tre metri di diametro, ma "saremo almeno sui diecimila ciottoli" conferma Gelatti.

Risseu: un lavoro di pazienza e concentrazione

Per lavorare con il risseu bisogna dimostrare abnegazione: "Sicuramente non è uno di quei mestieri che finisci alle 17 in punto dopodiché te ne vai. Bisogna poi reperire i materiali, la malta che io ho preso direttamente dalla fornace, c'è una grande preparazione, poi bisogna stare attenti a mettere le pietre nella giusta posizione, è un lavoro di pazienza e di concentrazione".

"Inizialmente il risseu doveva essere composto con ciottoli di plastica riciclata, per sesibilizzare la cittadinanza su questo tema - spiega il consigliere municipale Roberto Ferrando, che ha ideato l'iniziativa - ma la spesa per il Municipio sarebbe stata troppo ingente, dunque abbiamo scelto la tecnica classica con le pietre che arrivano dalle nostre spiagge. Il progetto è nato con la passata amministrazione municipale ma sono contento che anche quella nuova abbia appoggiato subito l'idea, e nel giro di tre o quattro giorni, condizioni meteo permettendo, l'opera sarà pronta". Il lavoro è stato sponsorizzato da Nbtc di Salvatore Prato.

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