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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Centro / Piazza Raffaele de Ferrari

Maxi schermo della Regione, petizione per la rimozione

Secondo i proponenti contravviene al codice dei beni culturali ed è in contrasto con le raccomandazioni del piano di contenimento dei consumi energetici disposto dall'UE

Una petizione online per chiedere la rimozione del maxi schermo sul palazzo della Regione in piazza De Ferrari. A lanciare l'iniziativa è un gruppo di cittadini tramite la docente di Sociologia dell'Università di Genova Luisa Stagi. Secondo i proponenti l'opera contravviene al codice dei beni culturali e del paesaggio. Recentemente si erano accese anche alcune polemiche per il messaggio 'con Israele, con la democrazia' comparso in occasione dell'attacco di Hamas contro Israele. L'associazione 'Genova che osa' aveva proposto una frase diversa, "per la pace, contro la guerra".

"Piazza De Ferrari e il palazzo storico, attualmente sede di Regione Liguria, rientrano in quei beni culturali che, secondo quanto previsto dall'articolo 20 del sopraccitato codice, 'non possono essere deteriorati, danneggiati o adibiti a usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico' - spiegano i promotori della petizione -. L'installazione contravviene anche ai commi 4 e 5 dell'articolo 131, sempre del codice dei beni culturali e del paesaggio, ovvero l'intaccamento della conservazione degli aspetti e dei caratteri peculiari del palazzo e della piazza".

"Inoltre vogliamo segnalare come la funzione dichiarata del suddetto maxi-schermo, ovvero la promozione e la valorizzazione del territorio ligure, sia stata disattesa in numerosissime occasioni per celebrare e ricordare personaggi del mondo della politica, del calcio, dello spettacolo, per usi privati di singoli cittadini, per fini pubblicitari e per promuovere temi divisivi - sottolineano le cittadine e i cittadini -. Riteniamo poi che questo tipo di installazione sia in contrasto con le raccomandazioni del piano di contenimento dei consumi energetici disposto dall'UE, dando un pessimo esempio ai cittadini e alle cittadine in tema di crisi energetica e ambientale".

"Per tutte queste ragioni – concludono – chiediamo che tale opera sia rimossa. E invitiamo tutte e tutti i liguri a firmare la petizione online per sollevare l'opinione pubblica, e la politica, su questa causa". La petizione è disponibile a questo link.


 

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