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Cronaca San Fruttuoso / Via Carlo Varese

Intitolata una strada all'ex sindaco Pertusio

Si trova tra via Carlo Varese e corso Sardegna. Pertusio è stato Primo cittadino nel periodo 1951-1965 e promotore di grandi opere quali corso Europa, aeroporto, Fiera del Mare, Sopraelevata e diga del Brugneto

Questa mattina, venerdì 25 febbraio 2022, è stata inaugurata ufficialmente via Vittorio Pertusio, la strada tra via Carlo Varese e corso Sardegna intitolata a uno dei più importanti sindaci genovesi del secondo dopoguerra, Primo cittadino dal 1951 al 1960 e dal 1961 al 1965.

Alla cerimonia hanno partecipato tra gli altri il sindaco di Genova Marco Bucci, il vicesindaco Massimo Nicolò, il presidente del Municipio III Bassa Val Bisagno Massimo Ferrante e, in rappresentanza della famiglia Pertusio, il nipote Leopoldo Da Passano e altri parenti.

L'intitolazione di una strada a Vittorio Pertusio - a cui era già stato dedicato il belvedere compreso tra calata Simone Vignoso e via Gramsci, nel Municipio I Centro Est - è stata approvata dalla delibera comunale dello scorso 26 novembre, che, oltre a Pertusio, prevede la futura intitolazione del portico tra largo Alessandro Pertini e galleria Giuseppe Siri a un altro indimenticato sindaco di Genova del '900, Fulvio Cerofolini.

Pertusio, il sindaco 'delle grandi opere'

Durante il suo lungo mandato da sindaco, Vittorio Pertusio fu tra i massimi artefici della ricostruzione postbellica della città. Tra le grandi opere che contribuì a realizzare come Primo cittadino di Genova si ricordano corso Europa (la strada pedemontana di collegamento tra Nervi e il centro della città), l'aeroporto Cristoforo Colombo, la Fiera del Mare, la sopraelevata e la diga del Brugneto, opera maggiore dell'acquedotto pubblico del Brugneto.

Biografia di Vittorio Pertusio

Nato a Genova il 21 luglio 1904, Vittorio Pertusio si laureò in Giurisprudenza all'Università di Genova con una tesi sul diritto marittimo. Avvocato, mai iscritto al partito fascista, il 24 dicembre 1944 Pertusio fu arrestato durante una rappresaglia nazifascista insieme agli avvocati Wulliermin e Astengo. Riuscì fortunosamente a riacquistare la libertà dandosi alla macchia, mentre gli altri furono fucilati.

Durante la Resistenza presiedette il Cln di Quiliano (Savona) e fu membro del Cln regionale per la Liguria. Alla Liberazione fu vice prefetto della Provincia di Genova. Eletto nel 1946 consigliere comunale a Genova con la Democrazia Cristiana e leader della minoranza in Consiglio Comunale nel quinquennio 1946-1951, Pertusio fu eletto deputato nelle elezioni politiche del 1948, le prime dell'era repubblicana.

Tre anni dopo, nel 1951, rinunciò al mandato parlamentare e alla nomina come sottosegretario al Lavoro nel VI governo De Gasperi per partecipare alle elezioni amministrative a Genova. Eletto in Consiglio comunale il 27 maggio 1951 e sindaco il 16 giugno, lo stesso giorno si dimise da parlamentare.

Vittorio Pertusio rimase sindaco di Genova - salvo una breve parentesi commissariale - fino al 1965, quando per sua libera scelta rinunciò a rinnovare la propria candidatura a sindaco, limitandosi a rivestire il ruolo di semplice consigliere comunale. Infine, alle elezioni del 1966, dopo una seconda parentesi commissariale al Comune di Genova, rinunciò anche a candidarsi al Consiglio comunale, ritirandosi definitivamente a vita privata.

Negli ultimi anni della sua vita Pertusio accettò come in passato incarichi gratuiti, facendo parte del consiglio direttivo di associazioni quali Ancsa (Associazione Nazionale Centri Storico Artistici) e Ilres (Istituto Ligure di Ricerche Economiche e Sociali). Vittorio Pertusio morì a Quiliano a 90 anni, il 18 ottobre 1994.

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