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Cronaca

Striscia di Gaza, arrivati in Liguria 60 profughi palestinesi

Quattro bimbi assieme ai loro accompagnatori sono destinati al Gaslini. Gli altri piccoli pazienti, con le proprie famiglie, saranno trasferiti al Rizzoli di Bologna, al Meyer di Firenze e al Bambin Gesù di Roma

Ha ormeggiato alle prime luci dell'alba al porto della Spezia Nave Vulcano della Marina Militare, che ha portato in Italia 60 profughi palestinesi, tra cui 18 minori, 14 di loro bisognosi di cure. Si tratta per lo più di nuclei familiari arrivati in Egitto, scappando da Gaza attraverso il varco di Rafah.

Oltre a quattro bambine e a due mamme arrivate la settimana scorsa all'ospedale Gaslini, in Liguria resteranno altri quattro bimbi assieme ai loro accompagnatori, per un totale di 17 persone, di cui nove ospitate nelle strutture della Caritas. Il bilancio del Gaslini sale dunque a 13 persone. Gli altri piccoli pazienti, con le proprie famiglie, saranno trasferiti al Rizzoli di Bologna, al Meyer di Firenze e al Bambin Gesù di Roma.

I trasferimenti saranno curati dalla Croce Rossa. Nave Vulcano era partita mercoledì scorso dal porto di Al Arish in Egitto. Ad accogliere i profughi alla Spezia anche il ministro degli Esteri e vice premier, Antonio Tajani. L'operazione umanitaria, coordinata dalla Farnesina, è la prima a svolgersi via mare dall'inizio del conflitto tra Hamas e Israele.

"Diamo il benvenuto in Italia ai 18 bambini palestinesi - dichiara il ministro della Difesa, Guido Crosetto - e ai loro familiari, arrivati oggi a La Spezia, a bordo di Nave Vulcano della Marina Militare. Colgo l'occasione per salutare e ringraziare, a nome della Difesa, il personale medico del Qatar giunto oggi in Italia con Nave Vulcano, che ha collaborato con noi in questi mesi fornendo un prezioso supporto a bordo".

"L'instancabile lavoro della Difesa - prosegue il ministro - a favore di chi ha bisogno però non finisce qui. Nei prossimi giorni, infatti, con un volo speciale dell'Aeronautica Militare, verranno trasferiti in Italia altri bambini palestinesi dall'Egitto. Abbiamo inoltre dato disponibilità a costruire un ospedale da campo dell'Esercito per aiutare la popolazione civile che non è certo responsabile della guerra".

"In questi mesi avete fatto uno straordinario lavoro con passione e amore, rappresentando il meglio dell'Italia. Il vostro sacrificio, la lontananza dai vostri cari, è ripagato dal grazie da parte degli italiani e dalla consapevolezza di aver scritto una bella pagina di storia, da protagonisti", ha aggiunto il Ministro Crosetto rivolgendosi agli oltre 190 militari impegnati a bordo.

Nave Vulcano è stata ormeggiata in Egitto da inizio dicembre per fornire supporto sanitario ai feriti palestinesi, che sono riusciti a raggiungere il porto di Al Arish. Il 22 dicembre scorso una mamma di 23 anni ha dato alla luce la sua bambina, che ha voluto chiamare Illin Italia in segno di ringraziamento per l'aiuto da ricevuto.

"Regione Liguria ha un'organizzazione rodata - commenta l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola - grazie a Protezione Civile, Terzo Settore e Sanità che, in collaborazione con Arci, Caritas, Federazione Chiese Evangeliche, Sant'Egidio, ha permesso non soltanto di prendersi carico dei piccoli pazienti e dei loro familiari, che rimarranno in Liguria, ma anche di garantire i trasporti in sicurezza dei pazienti e dei parenti che andranno negli altri ospedali pediatrici del Paese. Questa è la seconda fase di un percorso iniziato il 29 gennaio con l'arrivo del primo aereo a Ciampino con 5 persone, due mamme e tre bambini, poi trasportati al Gaslini".

"La terza e ultima fase - conclude Gratarola - sarà un nuovo volo in arrivo il 9 febbraio con a bordo 25 persone di cui al momento non è noto quante saranno destinate alla nostra regione. Quel che è certo è che la Liguria conferma la propria disponibilità all'accoglienza. Salire a bordo della nave 'Vulcano' e incrociare lo sguardo di chi ha visto la guerra da vicino mi ha toccato particolarmente. Metteremo pertanto a disposizione come sempre tutte le migliori professionalità per prenderci cura di loro non solo per lenire le ferite fisiche, ma anche per supportare i traumi psicologici inevitabili in tragedie come quella della guerra".

​"Stiamo scrivendo una nuova pagina dell'accoglienza nella nostra regione a dimostrazione della disponibilità, e responsabilità, della Liguria nel portare a termine missioni delicate come quella di oggi che ha permesso, oltre al ricovero dei bambini bisognosi di cure, anche il ricongiungimento di alcune famiglie - aggiunge l'assessore al Sociale e Protezione Civile Giacomo Giampedrone -. Enti del Terzo Settore, Protezione Civile e ospedale Gaslini hanno dimostrato ancora una volta di saper fare sistema coordinando i soggetti coinvolti".

"Regione Liguria ribadisce la sua disponibilità - conclude Giampedrone - a collaborare con il Governo nella gestione delle emergenze, mettendo in campo le sue competenze e risorse per aiutare chi ha bisogno. Inoltre, oggi non solo stiamo portando a termine le operazioni di accoglienza primaria, ma grazie alla Protezione Civile faremo da filtro nel trasferimento di altrettante persone in Lombardia".

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