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Venerdì, 26 Aprile 2024
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La mappa dei cellulari che hanno segnalato il terremoto

Un servizio di "citizen seismology" che consente di ricevere informazioni in tempo quasi reale grazie alle rilevazioni dell'accellerometro presente negli smartphone

Come un sismografo in tasca. Anche gli smartphone consentono di rilevare i terremoti e fornire le prime informazioni su posizone e intensità del sisma in pochi secondi. I dati possono essere rielaborati da Google o da altri software di 'citizen seismology' e messi a disposizione dei cittadini. Come dimostra l'Earthquake Network che ha pubblicato la mappa con la posizione dei cellulari che ieri sera, martedì 4 ottobre, alle 23.41 hanno consentito di rilevare la scossa a Genova e di inviare l'allerta in tempo reale.

"Tutti i cellulari offrono una prima stima del terremoto grazie ad un software di Google che utilizza l'accelerometro dei nostri telefonini - spiega il sismologo genovese Stefano Solarino - esistono altre app di 'citizen science' ma il funzionamento è analogo. Il sistema rileva se gli smartphone si sono mossi in maniera particolarmente strana e mette insieme le informazioni in tempo velocissimo grazie ai milioni di dati a disposizione; in questo modo l'algoritmo può valutare la posizione del terremoto e una stima della magnitudo abbastanza precisi. Quando l'utente apre Google, pochi secondi dopo un terremoto, trova tute le informazioni".

Il sistema di Google è autorizzato dagli utenti: "Quando la grande G ci presenta le norma per la privacy ci chiede anche di utilizzare i dati del nostro telefono per diversi utilizzi - continua Solarino - in particolare questo dettaglio dello spostamento dovuto al movimento durante un terremoto è inserito nel servizio di localizzazione".

In altri Paesi a rischio sismico le informazioni raccolta da Google vengono inviate agli utenti anche sotto forma di alert: "Grazie ai telefoni si puà sapere in anticipo che si è verificato un terremoto vicino a casa e informare i cittadini che possono essere più veloci delle onde sismiche che li stanno raggiungendo e proteggersi: una fabbrica può chiudere un sistema di alimentazione, un treno può fermarsi in attesa che passi il sisma, una persona può nascondersi sotto a un tavolo, il tutto con leggero anticipo rispetto all'arrivo del terremoto. In Italia il servizio è difficilmente applicabile perché i tempi di propagazione delle onde sono contenuti e sarebbe molto arduo poter usare l'informazione in tempo reale".

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