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Al via l'avventura di Massimo Pedersoli: a piedi da Genova a Capo Nord per aiutare i bambini disabili

Nei giorni scorsi gli incontri con la biblioteca e gli scout, oggi la partenza: percorrerà più di seimila chilometri in 230 giorni, da Pegli a Capo Nord per sostenere un progetto di riabilitazione per bambini con disabilità nella piscina di Pra'

Attaccato al suo zaino c'è un cartello che rimanda ai suoi canali social e al progetto solidale che sostiene per i bambini malati, ma anche per far scoprire il turismo "lento", outdoor e sostenibile.

Ha preso così il via oggi, domenica 14 gennaio, in un clima di festa, l'avventura di Massimo Pedersoli, fundraiser sportivo genovese che porterà la Capitale dello Sport 2024 in Europa camminando per 6.300 km in 230 giorni, da Pegli a Capo Nord. Lo scopo è solidale: sensibilizzare e sostenere un progetto di terapia multisistemica in acqua a Pra' unico nel suo genere, con cui aiuterà molte famiglie a sostenere progetti riabilitativi dove lo sport diventa inclusione e abbattimento di ogni barriera.

Nell'articolo:

La partenza di Massimo Pedersoli: da Genova a Capo Nord a piedi per solidarietà

La partenza dal percorso E1, da Genova a Capo Nord

Il "cammino superbo" è stato anticipato con l'inaugurazione del progetto "E1vvai" alla piscina Aragno di Pra', e poi a Pegli per la partenza vera e propria iniziando dal cammino E1 preparato nella parte genovese dai volontari del comitato Pegli Bene Comune che nei giorni scorsi hanno ripitturato i segnavia dalla delegazione fino al monte Pennello. 

Il percorso E1 fa parte della rete sentieristica europea e collega la Sicilia a Capo Nord, passando per Genova: proprio dal capoluogo ligure la partenza di Pedersoli che nei giorni scorsi ha consegnato il suo libro "Quelle improvvise connessioni blu" alla biblioteca Benzi di Voltri, all'associazione Br.El nata dopo la scomparsa della consigliera municipale Eleonora Bruzzone e ha incontrato gli scout per parlare del suo progetto.

"Ho scelto questo sentiero - spiega Pedersoli - perché unisce idealmente l’Europa da Sud a Nord e in un periodo storico tanto delicato l’unione e l’armonia tra i popoli è un ulteriore messaggio su cui mi piace far riflettere". C'è anche un messaggio legato al turismo "lento" e outdoor: "È da molti anni in crescita costante. Il trekking, il cicloturismo e i cammini sono ormai la scelta preferita da migliaia di viaggiatori ogni anno. La pandemia ha permesso alle persone di scoprire un nuovo modo di viaggiare". Una nuova sensibilità, sostenibile e attenta alle piccole realtà dell'entroterra, da incentivare.

Alla partenza, insieme alle varie realtà del territorio, anche le istituzioni cittadine tra cui l'assessora comunale Paola Bordilli, il presidente del Municipio Ponente Guido Barbazza e diversi membri del consiglio municipale e della giunta: "È un momento di grande agonismo e capacità di mettersi alla prova in un anno molto importante per Genova che è Capitale dello Sport - spiega Paola Pesce Maineri, assessora allo Sport del Municipio Ponente -. Il tutto con una valenza fortemente sociale e di sensibilità che descrive perfettamente la grande persona che è Massimo e che ho avuto il piacere di conoscere meglio in questi mesi condividendone i valori con associazioni, camminatori e scout a cui sono molto legata".

Il progetto "Goccia dopo goccia" per aiutare bambini con disabilità

Il sostegno va al progetto "Goccia dopo goccia", un percorso di riabilitazione attivo nella piscina Aragno di Pra', quartiere in cui lo sportivo vive, che accoglie 30 bambini con disabilità provenienti da tutta Genova.

"Si tratta - spiega Pedersoli - di un progetto di terapia-gioco per bambini con disabilità che si svolge nelle piscine di Pra' grazie alla consulenza dell'associazone Il Cucciolo onlus. Ho scelto di sostenere le famiglie per poterle sgravare dai pesanti costi che hanno gli interventi riabilitativi, quasi totalmente a loro carico".

Il runner da sempre si impegna con la sua realtà "Walking for Charity" per sostenere progetti solidali: "Nei viaggi intrapresi fino a oggi, tutti i fondi da me raccolti sono stati interamente devoluti in beneficenza all' associazione che avevo deciso di sostenere e quindi tutte le spese sono state a mio carico". Questa volta, vista l'imponenza del progetto che ha richiesto anche una complessa preparazione fisica, Pedersoli ha chiesto aiuto con una raccolta fondi online, che affiancherà il sostegno degli sponsor.

Chi è Massimo Pedersoli

Pedersoli è nato e residente a Genova: "Ho iniziato a muovere i primi passi nel meraviglioso mondo dei cammini nel 2016, percorrendo svariati cammini italiani e itinerari diversi in Spagna, verso Santiago di Compostela".

Da qui ha deciso di non fermarsi più e di abbinare allo sport la solidarietà: nel 2020 due cammini per sostenere un'associazione che si occupa dell'accoglienza di bambini bielorussi provenienti dalle zone di Chernobyl e una che aiuta le famiglie con figli autistici. Nel 2021 il cammino da Trieste a Genova e da Calais a Santa Maria di Leuca per sostenere la ricerca contro la fibrosi cistica, patrocinato dalla Lifc e dagli ospedali pediatrici Gaslini di Genova e dal Burlo Garofolo di Trieste. Infine, nel 2022, 1.700 km da Genova alle regioni colpite dal sisma del 2016 per documentare la situazione.

Quest'anno, il progetto più ambizioso: il cammino di otto mesi partendo da Genova in pieno inverno e passando per la Svizzera, la Germania, la Danimarca, la Svezia e infine la Norvegia, per portare il suo messaggio fino al punto più a nord.

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