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Attualità Prà / Piazza Giuseppe Bignami

A Pra' l'inaugurazione dello stemma realizzato con l'antica tecnica del risseu

Appuntamento venerdì 4 agosto alle 17 nei giardini di piazza Bignami

È stato completato all'inizio della scorsa primavera e adesso è pronto per l'inaugurazione, lo stemma di Pra' realizzato con il risseu genovese: il taglio del nastro ufficiale per l'opera si terrà venerdì 4 agosto alle 17 nei giardini di piazza Bignami. Parteciperanno, oltre alle autorità del Municipio Ponente, anche gli Armigeri Praesi, la banda musicale Colombi di Pra' e il Gruppo Storico di Voltri per un'atmosfera da ritorno al passato, quando la tecnica del risseu era più conosciuta. 

A lavorare pazientemente all'opera, iniziata l'anno scorso, il maestro Gabriele Gelatti, esperto in risseu, utilizzando pietre selezionate una per una sulle spiagge genovesi: un lavoro che si svolge prevalentemente all'aria aperta e mandato avanti dal motore della passione per quest'antica arte, nonostante il freddo e le intemperie dei mesi invernali.

Le pietre, come da tradizione, non sono ritoccate con colori artificiali: si utilizzano quelle che si trovano in natura, una quadricromia che prevede bianco, nero, rosso e grigio. Utilizzando solo queste quattro tonalità, Gelatti ha creato il simbolo di Pra', tra sfondo, corona e palma, un disegno di tre metri di diametro. Per quanto riguarda il numero di sassi utilizzati, la cifra si aggira intorno ai diecimila, raccolti con pazienza uno a uno tra Vesima e Lerici.

"Abbiamo raccolto uno ad uno i ciottoli dalla spiaggia. Non sono tutti uguali, bisogna conoscere le caratteristiche di quelli più adatti" aveva spiegato Gelatti a GenovaToday durante la lavorazione dello stemma, idea portata avanti dal consigliere municipale Roberto Ferrando, da Barbara Lonati e appoggiata dal Municipio sia durante il mandato di Claudio Chiarotti sia durante quello di Guido Barbazza. In particolare le pietre devono essere solide e durevoli, con una forma che possa consentire l'inserimento nella malta e al tempo stesso non aguzza, agevole da calpestare senza farsi male. In più devono essere adatte a inserirsi una vicino all'altra, come per i muretti a secco.

Per lavorare con il risseu bisogna dimostrare abnegazione: "Sicuramente non è uno di quei mestieri che finisci alle 17 in punto dopodiché te ne vai - ha ricordato sempre Gelatti -. Bisogna poi reperire i materiali, la malta che io ho preso direttamente dalla fornace, c'è una grande preparazione, poi bisogna stare attenti a mettere le pietre nella giusta posizione, è un lavoro di pazienza e di concentrazione".

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