rotate-mobile
Coronavirus

Pasqua in zona rossa, conto alla rovescia prima del lockdown: in riviera seconde case già popolate

Primi arrivi in Liguria in vista del ponte pasquale. Il dpcm consente di spostarsi e raggiungere le case vacanza, il sindaco di Santa Margherita Ligure si appella al senso di responsabilità

Conto alla rovescia anche nelle riviere liguri per il fine settimana di Pasqua, la seconda in pandemia di coronavirus ma la prima con l’ufficialità sulla possibilità di raggiungere le seconde case: con la Liguria arancione stretta tra regioni rosse i controlli verranno certamente potenziati, ma è lo stesso dpcm del premier Mario Draghi a consentire il raggiungimento delle case vacanza da parte dei villeggianti, a patto che siano state affittate o acquistate prima del 14 gennaio 2021.

Una buona notizia per le località di mare liguri, che ai titolari delle seconde case (a quelli storici in particolare) sono molto affezionate e su cui basano buona parte degli introiti economici. Da Santa Margherita Ligure a Rapallo passando per l’estrema rivista di ponente e di levante, la primavera - con Pasqua e Primo Maggio in testa - resta uno dei periodi preferiti per la villeggiatura, anche in tempi di coronavirus.

«Questo periodo da noi di regola è sempre il periodo di massima affluenza, c’è più gente che in estate - conferma Paolo Donadoni, sindaco di Santa Margherita Ligure, già ora c’è una certa presenza esterna, qualcuno è già arrivato e prima della chiusura ufficiale arriveranno altre persone, il bel tempo ovviamente incide. Certamente faremo controlli, ma confidiamo che tutti arrivino nella legalità come è sempre accaduto».

paolo donadoni sindaco-2

A distanza di un anno dall’esplodere della pandemia, dunque, sembra scemata quella riluttanza ad accettare persone che provengono da altre regioni, anche se l’attenzione resta massima sia verso chi arriva da fuori sia verso chi in Liguria abita stabilmente: «I numeri del contagio sono innegabilmente alti, anche se li si confronta con quelli dello scorso anno - riflette Donadoni - sicuramente da parte della gente c’è più assuefazione, il lato positivo è che c’è più serenità nei rapporti interpersonali, quello negativo è che si rischia di essere meno attenti. L’invito è quindi sempre quello di avere senso di responsabilità. Il virus c’è, e non si può far finta di niente, ma confido che come è sempre stato ci sia responsabilità sia tra i liguri sia tra i villeggianti».

Anche il presidente della Regione, Giovanni Toti, ha invitato alla prudenza e alla responsabilità, preannunciando però che - salvo necessità o esigenze particolari - la Regione non adotterà ordinanze specifiche per contenere gli arrivi come fatto invece da altri governatori, come per esempio quelli di Sardegna e Val d’Aosta: «Abbiamo già affrontato numerosi ponti in zone complicate - ha spiegato - dal monitoraggio di treni e caselli autostradali si era dimostrato sostanzialmente una serietà di fondo degli italiani, e contiamo che si ripeta».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pasqua in zona rossa, conto alla rovescia prima del lockdown: in riviera seconde case già popolate

GenovaToday è in caricamento