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Martedì, 19 Marzo 2024
Coronavirus

Coronavirus, da domenica la Liguria torna in zona gialla

L'annuncio del presidente della Liguria, dopo giorni in cui l'R con T è sceso sotto l'1: ecco cosa cambia

Da domenica la Liguria sarà in zona gialla per quanto riguarda i provvedimenti legati alla gestione della pandemia di coronavirus. 

L'annuncio è arrivato venerdì sera dal presidente della Regione, Giovanni Toti, che già giovedì sera aveva comunicato che l'R con T della Liguria era sceso intorno allo 0,8, «uno dei migliori d'Italia». La giornata di domenica, ha spiegato la Regione, è compresa, il che significa che passata la mezzanotte di sabato decadranno le disposizioni adottate in arancione.

«Grazie al grande sforzo del nostro sistema sanitario, ai tanti sacrifici dei liguri e di tutti noi, i dati in questi giorni sono sensibilmente migliorati e ci hanno portato a questo risultato che mi ha appena comunicato il ministro Speranza - ha detto Toti - Un'ottima notizia soprattutto per le categorie economiche più penalizzate: i nostri bar potranno riaprire e anche i nostri ristoranti potranno farlo, per pranzo. La guardia resta altissima ma oggi tiriamo un sospiro di sollievo e ci concediamo un sorriso. Perché c’è bisogno anche di questo e di fiducia. Ma non sprechiamo questa occasione! Rispettiamo con rigore le regole per migliorare ulteriormente la nostra situazione, senza dover tornare indietro. Uniti ce la faremo, siamo sulla strada giusta».

Cosa cambia con la zona gialla

La Liguria torna dunque nella zona a rischio moderato, dove aveva iniziato lo scorso 4 novembre e da dove era uscita pochi giorni dopo, l’11 novembre, a causa soprattutto della pressione sugli ospedali.

Con il ritorno in zona gialla riaprono dunque i bar e i ristoranti sino alle 18 e tornano in vigore le misure più “moderate” di gestione del contagio. Eccole nel dettaglio.

Ordinanza lungomare e passeggiate a Genova resta in vigore

Il sindaco Marco Bucci, venerdì sera, ha puntualizzato che l'ordinanza che chiude dalle 12 del sabato alle 19 della domenica le passeggiate e le spiagge resta in vigore anche dopo la mezzanotte di sabato, quando scatta la zona gialla. Sarà possibile percorrere le strade indicate dall'ordinanza per raggiungere bar e ristoranti, ma «non sarà possibile sostare sulle passeggiate o fare assembramenti - ha detto Bucci - Va ricordato che per rimanere in zona gialla bisogna continuare a rispettare le regole», come ha confermato anche Angelo Gratarola, a capo del Dipartimento Urgenza ed Emergenza del San Martino: «Per la tenuta degli ospedali e per riprendere l'attività ordinaria è fondamentale rispettare le norme, altrimenti avremmo dei rimbalzi pericolosi che metterebbero a rischio i risultati ottenuti sino a oggi».

L'ordinanza del Comune di Genova prevede il divieto di accesso e permanenza,nelle seguenti aree: Passeggiata Roberto Bruzzone (Voltri), Passeggiata Spiaggia di Prà, via Pegli (lato mare), via Lungomare di Pegli (lato mare), Giardini Catellani (Pegli), corso Italia (lato mare), Passeggiata Anita Garibaldi (Nervi). Questa ordinanza riguarderebbe anche tutte le spiagge cittadine, ma ulteriori dettagli dovrebbero arrivare in giornata. Sarà consentito il transito ai titolari di attività economiche situate nelle passeggiate, o per rientrare a casa. Si può anche transitare, per il tempo strettamente necessario, nel caso si svolgano attività sportive in mare, quali nuoto, windsurf, canoa e similari, o anche sostarvi per svolgere attività di pesca.

Spostamenti e aperture in zone gialle: si torna a spostarsi tra comuni

Nella zona gialla, quella a rischio ritenuto meno elevato, non ci sono limiti agli spostamenti prima delle 22, quando entra in vigore il coprifuoco nazionale che prevede le uscite solo per “comprovate esigenze”, e dunque motivi di lavoro, salute e emergenze. A Genova però resta in vigore l’ordinanza che impone il coprifuoco anticipato alle 21 firmata dal sindaco Marco Bucci con il crescere della seconda ondata.

Restano consentiti gli spostamenti sia all’interno del proprio Comune sia fuori. Permesso anche raggiungere un’altra regione purché anch’essa inserita in fascia gialla.

Bar, ristoranti, pasticcerie e pub restano aperti sino alle 18, dopo è consentita solo la ristorazione da asporto e la consegna a domicilio.

Sono inoltre adottate le seguenti disposizioni:

  • Centri commerciali chiusi nei fine settimana e nei giorni festivi
  • Didattica a distanza al 100% nelle scuole superiori
  • Trasporto pubblico locale con capienza massima al 50% per bus, tram, metro e treni regionali
  • Musei e mostre chiusi, così come in precedenza teatri e cinema.

Scuole, quali restano aperte. Didattica a distanza per le scuole superiori

Il dpcm stabilisce che le scuole superiori adottino la didattica a distanza al 100%, con la possibilità «di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratorio o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità o bisogni educativi speciali».

Per il resto dell’attività scolastica - nidi, scuole per l’infanzia, elementari e prime medie - si continua con le lezioni in presenza con l’obbligo di indossare la mascherina per tutti, con l’unica eccezione dei bambini sotto i 6 anni e soggetti con patologie incompatibili.

Il dibattito sulle superiori, comunque, è aperto: il governo e la ministra all'Istruzione Azzolina ipotizzano un'apertura dopo l'Immacolata, Toti preme invece perché riaprano soltanto dopo le vacanze, il 7 gennaio, per evitare una nuova ondata di contagi.

Musei

Chiudono anche i musei, rimasti aperti invece con il precedente dpcm. 

Autocertificazione, quando serve?

L’autocertificazione serve per spostarsi nel coprifuoco (dalle 21 alle 5 a Genova, dalle 22 alle 5 nel resto della Liguria) e serve per chi è in zona rossa e arancione e deve arrivare in Liguria.

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