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Coronavirus

Covid, Bassetti: «90% di trasmissibilità in meno per chi si contagia nonostante il vaccino»

L'infettivologo genovese cita uno studio pubblicato sulla rivista Nature che dimostra come vaccinarsi abbassi la carica virale nel caso in cui il virus venga lo stesso contratto

Contrarre il coronavirus dopo la vaccinazione è possibile, ma «la contagiosità cala del 90%»: a sottolinearlo è l’infettivologo Matteo Bassetti, che da settimane ormai insiste sulla necessità di accelerare al massimo la campagna di vaccinazione contro la covid-19 puntando il dito contro chi ne contesta l’efficacia.

Bassetti ha citato uno studio della rivista Nature che dimostra come il vaccino serva anche a ridurre la trasmissione del virus, e non soltanto a prevenire il contagio o a evitare che la malattia sfoci in un quadro clinico grave. Il vaccino, spiega Bassetti, serve anche per contenerne la diffusione.

«Chi si contagia dopo essere stato vaccinato tra il giorno 12 e il giorno 37 ha una carica virale molto più bassa di chi non è vaccinato. Si assiste a una riduzione di oltre il 90% della contagiosità già dopo 15 giorni. Quindi virus presente nel tampone, ma con bassa probabilità di passare ad altri».

Per l'infettivologo genovese, «un altro punto a favore dei vaccini. L’ennesimo». E poi la considerazione sulla necessità di ampliare gli studi sul coronavirus e sulla sua diffusione per capire chi diventa immune e può dunque tornare alla vita di tutti i giorni.

«In Inghilterra il 54,7% della popolazione ha anticorpi contro SarsCoV-2 sia da vaccino sia da precedente esposizione al virus - ha detto Bassetti - Questo dato viene fuori da uno studio condotto sulla popolazione nella settimana che si è conclusa il 14 marzo 2021. Al più presto dovremo pianificarlo anche noi in Italia».

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