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Venerdì, 26 Aprile 2024
Coronavirus

Vaccino AstraZeneca, attesa per il verdetto dell’Ema. Toti: «La campagna dipende da questo»

Oggi la riunione di emergenza convocata dall'Agenzia europea del farmaco, dalla decisione dipende il prosieguo della campagna vaccinale

Anche i farmacisti, per la prima volta in Italia, si aggiungono all’elenco degli attori della campagna vaccinale, il cui esito è pesantemente condizionato dalla rapidità con cui arriverà la decisione dell’Agenzia Europea del Farmaco sull’utilizzo del vaccino AstraZeneca, stoppato lunedì pomeriggio.

Il presidente della Regione, Giovanni Toti, è stato chiaro: «Il numero dei vaccini potrà aumentare, a patto che da Ema e Aifa si abbiamo notizie rassicuranti perché le vaccinazioni sia nelle farmacie sia dai medici di medicina generale riguardano il vaccino “cold”, che al momento è solo AstraZeneca».

A oggi lo stop ad AstraZeneca ha rallentato non poco la campagna vaccinale in Liguria: per ora sono tre i giorni “persi” con la ripresa della somministrazione fissata ormai a lunedì, un tempo destinato a crescere se il verdetto dell’Ema non dovesse arrivare oggi come ventilato già da Vittorio Demicheli, epidemiologo e presidente del Comitato scientifico per la sorveglianza post-marketing dei vaccini Covid-19 dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa.

«Non mi aspetto che ci sia niente di decisivo - ha detto Demicheli - Nella banca dati europea non ci sono ancora praticamente le informazioni sulla base delle quali gli Stati hanno preso le loro decisioni, quindi dubito ci sia il tempo per avere informazioni compiute e prendere una decisione definitiva nel giro di così poche ore».

Alisa e Regione vanno avanti dunque con Pfizer e Moderna, di cui mercoledì sono state somministrati poco più di 6.000 dosi, e con la chiamata dei soggetti ultra fragili individuati dai medici di famiglia, che riceveranno appunto i vaccini a mRNA: «Stiamo riprogrammando le agende - ha detto Toti - Ci aspettiamo che la vaccinazione con AstraZeneca ripartirà ormai lunedì, prima saranno necessarie le varie autorizzazioni e la riprogrammazione appunto delle agente».

«Chi era prenotato in questi giorni viene riprogrammato nei prossimi - ha detto il presidente Toti - Le agende verranno interamente riprogrammate, chi ha saltato il vaccino questa settimana non passa in coda, ma si riparte. Ci sono anche state moltissime disdette, quindi compattando le agende tra chi ha disdetto e con l’aumentata capacità dei distretti ci saranno riprogrammazioni ma non pesanti, meno di quanto prevediamo».

Vaccini in farmacia, come funziona

L’Unione Ligure delle associazioni titolari di farmacia ha definito con Regione Liguria e Alisa gli aspetti operativi del nuovo accordo per la vaccinazione in farmacia, il primo in Italia. 

La partenza (subordinata alla disponibilità del vaccino Astra Zeneca) è prevista per lunedì 29 marzo. In quella data saranno circa 50 le farmacie liguri in cui sarà possibile vaccinarsi, e nella prima fase è prevista la somministrazione di circa 2.500 dosi settimanali. Altre 50 farmacie seguiranno a distanza di una settimana circa durante la seconda fase, per chiudere con una terza che dovrebbe coinvolgere un numero compreso fra le 20 e le 50 farmacie, tutte ben distribuite fra le quattro province liguri. A regime il totale delle farmacie aderenti sarà quindi fra 120 e 150.

Le farmacie liguri che aderiscono hanno un'agenda dove il cittadino si prenota, viene dato un appuntamento come nel centro di vaccinazione pubblico, si presenta e viene vaccinato. Le farmacie non saranno dunque semplicemente il luogo fisico dove verranno effettuate le vaccinazioni (eseguite solo da medici o altre figure professionali abilitate, e non da farmacisti), ma avranno anche un ruolo di primo piano nella logistica del vaccino e nella sua distribuzione ai medici di medicina generale, garantendo il pieno rispetto delle procedure richieste dalla “catena del freddo” e del tracciamento delle operazioni.

 Per le farmacie vicine geograficamente sarà possibile anche consorziarsi a piccoli gruppi per trovare luoghi idonei alla vaccinazione esterni alle farmacie ma comunque di facile accessibilità, in modo da dare ulteriore flessibilità e aumentare le opzioni a disposizione.

 «A questo punto aspettiamo solo il via libera dall’Ema sul vaccino AstraZeneca, ma è importante precisare che in futuro potremo somministrare anche quello Johnson & Johnson: noi comunque siamo pronti - ha detto Elisabetta Borachia, presidente dell’Unione Ligure Farmacisti - I cittadini sanno che ci trovano sempre, non c’è notturno e non c’è festivo che tenga. Il vaccino è un’arma fondamentale e il presidente della Regione ci ha chiesto di aumentare la potenza di fuoco, richiesta cui abbiamo aderito con piacere visto che avevamo già in mente questa idea».

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