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Sabato, 20 Aprile 2024
Coronavirus

Vaccino covid, lo stop ad AstraZeneca modifica (ancora) il piano. Toti: «Intorno a noi infuria la tempesta e siamo allo stremo»

«Ci aspettiamo una decisione positiva dall’Ema o sarebbe vanificata tutta la programmazione fatta sino a ora», ha detto il presidente della Regione

Ritarda ancora, per adesso sino a giovedì, la campagna vaccinale contro il coronavirus in Italia. Questa volta però la colpa non è dell’organizzazione o della gestione, ma dello stop imposto ad AstraZeneca lunedì pomeriggio, stabilito per approfondire alcuni casi in cui il vaccino ha causato problemi di salute a chi era stata somministrata la prima dose.

«Abbiamo dato subito mandato alle nostre aziende sanitarie di interrompere immediatamente la somministrazione - ha spiegato il presidente della Regione, Giovanni Toti, mercoledì sera - ho sentito il ministro Speranza che mi ha ribadito che la decisione è stata presa per un criterio di massima prudenza in linea con le massime autorità politiche dell’Unione Europea. L’Agenzia Europea del Farmaco ha chiesto 24 ore dalla sospensione per dare una risposta, quindi martedì dovremmo avere una risposta che ci aspettiamo positiva, o sarebbe vanificata tutta la programmazione e gli sforzi fatti sino a ora».

Sul vaccino AstraZeneca infuria la polemica ormai da giorni, anche se da parte di tutte le organizzazioni preposte al controllo - Agenzia Italiana del Farmaco, Agenzia Europea del Farmaco e Organizzazione Mondiale della Sanità - arriva la rassicurazione: il vaccino è sicuro ed efficace, e tragici decessi che si sono registrati rientrano purtroppo nel caso statistico. Proprio dall'Ema si attende il verdetto, dopo lo stop stabilito a livello europeo per analizzare nel dettaglio i casi segnalati: «Si riuniranno giovedì - ha ironizzato Toti - fate pur con calma».

AstraZeneca è a oggi il vaccino su cui l’Italia ha investito di più, e da lunedì 15 marzo in Liguria in medici di famiglia avrebbero dovuto iniziare a vaccinare nei loro studi (se dotati di defibrillatore) e nelle sedi messe a disposizione dalla Asl il personale scolastico e le altre categorie prioritarie. Con la battuta d’arresto proseguono invece solo le vaccinazioni con Pfizer e Moderna, mentre i numeri della pandemia salgono in vista di un picco che molti esperti hanno piazzato tra il 24 e il 25 marzo: «Invito tutti a fare grande attenzione e ad avere molta prudenza - ha detto Toti lunedì sera - i numeri salgono, intorno a noi infuria la tempesta e siamo riusciti a tenerla sotto controllo solo grande a un enorme sforzo. Ma il nostro sistema sanitario è allo stremo».

Toti ha puntato il dito anche contro il modo in cui la campagna di vaccinazione con AstraZeneca è stata gestita e comunicata: «Siamo partiti a 95 anni, siamo andati a 65, abbiamo rialzato, poi abbiamo liberalizzato per tutti, poi sono scattati i sequestri e poi lo stop - ha detto Toti - Questo comporta per noi un enorme sforzo in termini di riorganizzazione. Oggi sono state 1.473 le dosi somministrate dai medici di medicina generale, in Asl 4 partiva alle 16 e non è neppure partita, da domenica, dopo il caso Piemonte e il balletto vissuto ieri, abbiamo avuto più di 700 tra disdette e defezioni. Mi auguro che nei prossimi giorni arrivi una netta e chiara presa di posizione su questo vaccino, il principale dell’Unione Europea, per non vanificare tutti gli sforzi fatti».

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